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PERUGIA - La Filcams CGIL di Perugia esprime forte preoccupazione in merito alla chiusura dell'Autogrill all'interno del centro commerciale di Collestrada, a causa della scadenza del contratto di affitto fra Coop Centro Italia e Autogrill spa. La vicenda che oramai si sta trascinando avanti da tempo sta mettendo a rischio i circa venti posti di lavoro. "Come organizzazione sindacale - si afferma in una nota del sindacato - avevamo chiesto  ad'Autogrill  di continuare ad impegnarsi per rinnovare il contratto di affitto con la proprietà e di presentarci un piano industriale per rilanciare l'unità produttiva che oggi versa in una condizione di fatiscenza e di passare, dalle enunciazioni di disponibilità espresse negli incontri, ai fatti; facendo prima di tutto formale richiesta a Coop Centro Italia per ricontrattare il costo dell'affitto e continuare nella gestione. Per tutta  risposta  è stata aperta da parte di Autogrill la  procedura di mobilità che significa licenziamento". La Filcams Cgil chiede quindi a Coop Centro Italia di dare in concessione la struttura ad un soggetto affidabile del settore che abbia come obbiettivo prioritario il mantenimento dei livelli occupazionali ed il rilancio della struttura. Per il sindacato non si comprenderebbero scelte diverse da parte di Coop, che ad oggi si è sempre dimostrata sensibile a certe tematiche. Una scelta diversa sarebbe sbagliata e miope, in quanto il rilancio della struttura oltre che passare per il rinnovamento e la ristrutturazione dei locali può essere ottenuto utilizzando le alte professionalità ed esperienze delle attuali maestranze. La Filcams CGIL proporrà quindi alle lavoratrici e ai lavoratori di proseguire nella mobilitazione e di inasprire le iniziative di lotta a sostegno di una soluzione che salvaguardi gli attuali livelli occupazionali. Nella nota si fa anche presente che è stato già  richiesto un incontro alle istituzioni locali perché anche esse si facciano carico dell'attuale situazione, contribuendo a risolvere il problema ed evitare che scelte puramente economiche vengano ancora una volta fatte pagare alle lavoratrici e ai lavoratori, con al perdita del posto di lavoro. La salvaguardia dei posti di lavoro e soprattutto della manodopera femminile, categoria più debole e meno tutelata nel mercato del lavoro, fortemente presente nella struttura di Collestrada (circa il 90%, tra cui diverse donne con figli a carico) è considerato elemento fondamentale per interrompere l'aggravarsi della crisi.  Condividi