ROMA - Non sono ancora nemmeno terminati i festeggiamenti organizzati dal governo Berlusconi per dichiarare finita l'emergenza economica italiana che ecco arrivare un insospettabile guastafeste a smentire tanta euforia. Un guastafeste che certamente non ti attendevi, visto che si presenta sotto le vesti di un paludato ed autorevole organismo internazionale ben al di sopra di qualsiasi sospetto di simpatie comuniste: l'Ocse. La disoccupazione italiana salira' all'8,5% nel 2010 e all'8,7% nel 2011: e' quanto sta scritto nell'economic Outlook di questo organismo internazionale secondo il quale la quota dei senza lavoro nel nostro Paese passera' quest'anno dal 6,8% al 7,6%. Quanto al Pil calera' del 4,8% quest'anno per poi tornare a crescere dell'1,1% il prossimo e dell'1,5% nel 2011. In Italia, sostiene sempre l'Ocse, l'attivita' ha ripreso nel terzo trimestre, con il miglioramento delle condizioni finanziarie che ha ''aiutato a ricostituire la fiducia e spingere la domanda interna'', ma ''sia il timing sia la forza della ripresa sono incerte''. Salira' invece - secondo l'organizzazione - il debito pubblico italiano che nel 2011 sara' al 120% con un deficit che restera' sopra il 5%. Pur tuttavia - si legge - il deficit superera' il 5% e il debito salira' di quasi 10 punti percentuali nel 2009 al 115% entro fine anno'', precisa l'Organizzazione che stima il deficit a quota 5,5% quest'anno, 5,4% il prossimo e 5,1% nel 2011. ''Sforzi significativi di consolidamento fiscale saranno dunque necessari dal 2011 in poi, quando la crescita riprendera'''. L'Ocse non nasconde poi le sue perplessita riguardo allo scudo fiscale che giudica una misura eccezionale. In Italia, si legge, ''c'e' stato un miglioramento dell'adesione agli obblighi tributari e minor ricorso alle misure una tantum negli ultimi anni e gli sforzi contro l'evasione continuano''. Tuttavia, afferma, l'introduzione dello scudo fiscale ''dovrebbe esser visto dai contribuenti come una misura eccezionale'' perche' ''altrimenti i contribuenti potrebbero concludete che ulteriori amnistie fiscali sono probabili''. AREA OCSE: AL RIALZO LE STIME DI CRESCITA - Riviste al rialzo, infine, le stime di crescita per il 2010 nei paesi dell'area Ocse che registreranno un aumento del Pil pari all'1,9% contro lo 0,7% previsto in precedenza. Nel 2011 e' prevista invece una crescita del 2,5%, mentre quest'anno il Pil dei paesi dell'area scendera' del 3,5%. Come si vede, in tutti i casi i dati italiani sul Pil sono costantemente peggiori rispetto alla media Ocse: nel 2009 Ocse -3,5%, Italia -4,8%; nel 2010 Ocse +1,5%, Italia +1,1%; nel 2011 Ocse +2,5%, Italia + 1,5%. Una sconfessione evidente delle dichiarazioni recenti di Tremonti secondo il quale l'Italia non sarebbe più il fanalino di coda, bensì guiderebbe addirittura la ripresa a livello internazionale. Condividi