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PERUGIA - Continua l’impegno della Guardia di Finanza umbra nella lotta al sommerso di lavoro, fenomeno che riguarda le imprese ed i lavoratori autonomi che, pur rientrando nell’economia ufficiale, fanno ricorso a prestazioni lavorative rese al di fuori del prescritto perimetro normativo. Nello specifico settore, nei primi dieci mesi dell’anno, la Compagnia della Guardia di Finanza di Spoleto ha individuato, nel corso di mirati controlli, 34 lavoratori risultati assunti in violazione della vigente normativa. Le attività ispettive hanno riguardato quei settori particolarmente a rischio, e cioè  quelli che prevedono normalmente l’impiego di molta manodopera (officine meccaniche, imprese edili); inoltre, nel periodo estivo, i controlli sono stati rivolti prevalentemente nei confronti di quei soggetti che, operando in attività connesse al turismo, impiegano personale per limitati periodi, proprio in concomitanza con il maggior afflusso di clienti. In particolare, sono stati eseguiti dieci controlli nei confronti di due ristoranti, un albergo, un agriturismo, una ditta operante nel settore dei traslochi, due cantieri edili, due officine meccaniche ed una imprese operante nel settore del confezionamento di abbigliamento. Nell’ambito di tali controlli sono stati scoperti 29 lavoratori totalmente in nero, e 5 irregolari, cioè soggetti che, seppur regolarizzati nella forma, operavano comunque violando sostanzialmente la normativa. In questi ultimi casi, i 5 lavoratori, seppur sottoposti nella sostanza ad un rapporto di lavoro dipendente, risultavano formalmente inquadrati come “lavoratori a progetto”, con conseguente elusione della normativa previdenziale e contributiva.  Condividi