ORVIETO - Ogni anno migliaia sono le morti per lavoro e circa un milione sono gli infortuni. Nel 2008 in Umbria i dati ufficiali riportano 16 morti di lavoro e 17.088 infortuni.
Questi dati da guerra civile sono provocati dall’inosservanza delle norme di prevenzione, dall’utilizzo di mano d’opera irregolare in nero, dai tempi di lavoro forsennato imposti dai ritmi di produzione, dalla precarizzazione dei contratti di lavoro. L’indifferenza nella società contribuisce in maniera determinante al non accertamento delle responsabilità rispetto a questi eventi.
Con l’attuale governo la classe padronale sta riuscendo nell’intento di riportare indietro le norme precedenti.
Lo scorso Marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato le modifiche al Testo Unico per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Un pacchetto di norme che attenua pesantemente l'impianto sanzionatorio precedente, riduce i casi in cui è possibile l'arresto dell'imprenditore e lo pone in alternativa alla pena pecuniaria e diminuisce tutte le ammende ora in vigore. Inoltre si tenta di scagionare l'imprenditore anche nei casi di responsabilità dello stesso spostando la responsabilità sui subalterni.
Chi dispone capitali da investire nell’impresa, e pertanto ne riceve i profitti sfruttando esseri umani ed ambiente, chi sceglie cosa, come, con quali mezzi e con quali tempi produrre, non può che essere il principale responsabile di tutti gli eventi che si susseguono nel processo produttivo.
Servono strumenti di accertamento ed ispezione molto più efficienti, ed è necessario che l’accertamento degli incidenti e delle responsabilità, si avvalga direttamente dell’intervento dei lavoratori.
Proponiamo:
- la costituzione di una rete nazionale contro le morti di lavoro.
- la costituzione di un gruppo di supporto legale a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie, tale da garantire le risorse necessarie per le vertenze, che quasi sempre si rivelano lunghe e complesse.
- che le responsabilità per le morti causate da attività lavorative, vengano definite per legge "omicidio volontario" e non "omicidio colposo".
- più poteri e tutela per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
- la creazione di una Procura Nazionale sulla sicurezza sul lavoro che si occupi dei reati commessi in tutta Italia.
Chiediamo che il Testo Unico non venga smantellato con il risultato di una pesante riduzione di pene e sanzioni, un attacco al codice civile, al codice penale e allo Statuto dei Lavoratori e chiediamo il contemporaneo allungamento dei tempi di prescrizione.
L’istituzione di una giornata Nazionale sulla cultura della sicurezza del lavoro nelle scuole ed iniziative per sensibilizzare i giovani, lavoratori di domani, su questo tema fondamentale.
che il Governo impieghi almeno il 50% dei fondi incassati dalle ASL per sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro per assumere e addestrare tecnici della prevenzione.
l’erogazione di un contributo economico garantito per legge ai giovani, ai precari, ai lavoratori disoccupati o licenziati o ai migranti, spesso costretti al lavoro coatto e nero.
All'iniziativa sono invitate le forze sociali e politiche e tutti coloro che ritengano sia necessaria e non rinviabile una battaglia politica e sociale contro il criminale fenomeno degli incidenti sul lavoro, per discutere le proposte e lanciare campagne e forme di mobilitazione e di lotta, per modificare radicalmente il quadro fosco di lavoro nero, irregolare, al limite dello schiavismo, in cui oggi tanti sono sfruttati e ricattati.
PROGRAMMA.
Sabato 21 novembre – Sala del Governatore, corso Cavour – Orvieto
Ore 9.30-13.30 Relazione introduttiva della rete umbra per non morire di lavoro
Lorena Coletti, Terni, Comitato Giuseppe Coletti
Vincenzo Diano, Ravenna, Rete Nazionale per la Sicurezza sul Lavoro
Marina Biggiero, Patto di Base – Cobas-RdB-CUB-SdL
Un rappresentante del Comitato " 29 giugno" di Viareggio"
Dante De Angelis, Ferroviere
Marco Spezia, consulente sicurezza sul lavoro, autore di un'analisi comparativa della normativa sulla sicurezza sul lavoro in Italia ed in Europa
Marco Vitelli, Ispettore del lavoro
Un rappresentante di Taranto - Rete Nazionale per la Sicurezza sul Lavoro
Un rappresentante, Istituto tumori di Milano - Rete Nazionale per la Sicurezza sul Lavoro
Luigi Sicilia, Medico del lavoro
Un rappresentante di Roma, Comitato 5 Aprile - Rete Nazionale per la Sicurezza sul Lavoro
Un Avvocato del lavoro
Assemblea plenaria.
Ore 14.30-16.30
Divisione in gruppi di lavoro
Ore 16.30-17.00
Relazione dei gruppi
Ore 17.00-17.30
Proposte di iniziative, conclusioni
Ore 18.00
Affissione di una targa commemorativa sui morti di lavoro
Per chi ne avesse necessità sarà possibile pernottare presso IL CERQUOSINO, località San Faustino 22, Morrano Orvieto al costo di 10 € a persona. Durante l’iniziativa sarà organizzato uno spuntino.
Per info e prenotazioni contattare Mirko 329 0706607 o
reteumbrapernonmoriredilavoro@yahoo.it
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