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In un anno la Provincia di Terni ha perso quasi 600 posti di lavoro e le ore di cassa integrazione sono aumentate del 400 per cento. E' questa la fotografia economica della Provincia di Terni che emerge dai dati Excelsior relativi al mercato del lavoro 2009, elaborati da Provincia di Terni e Camera di commercio. I risultati dell'indagini sono stati illustrati oggi dal presidente dell'ente camerale Enrico Cipiccia e dall'assessore provinciale alle Politiche formative e del Lavoro Fabio Paparelli. La perdita di posti di lavoro si è registrata maggiormente nella grande industria. Mentre tiene e addirittura avanza l'occupazione nella "lilliput" delle aziende: 30 posti in più. Balzo in avanti anche delle ore in cassa integrazione aumentate rispetto al 2008 del 414 per cento a fronte di una media nazionale del 548 per cento. Il mercato del lavoro ternano - stanto all'indagine - vuole assumere soprattutto dirigenti, impiegati con alta specializzazione e tecnici, operai specializzati e addetti alle vendite. Aumenta la richiesta di laureati, diplomati e qualifiche professionali. Cala inevitabilmente la richiesta di persone con la scuola dell'obbligo. Negativo anche il dato sulla presenza femminile nei posti di lavoro sceso sotto il 20 per cento. Condividi