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PERUGIA - Una nuova politica territoriale di sviluppo economico e di coesione sociale, andando oltre il Patto per lo sviluppo dell’Umbria, sperimentando nuove forme di produzione quali la Green Economy: questa la proposta lanciata dal segretario generale territoriale della Cisl di Perugia Antonio Cascianelli per uscire dalla crisi. Intervento, quello di Cascianelli che ha approfondito la possibilità di coniugare le nuove produzioni (ad esempio il fotovoltaico) con la riattivazione dei siti dimessi in crisi come potrebbe essere per la Merloni o le aree industriali di Terni e Narni. Nel corso del consiglio generale territoriale, al quale sono intervenuti i componenti di segreteria Angelo Manzotti e Serena Sargenti, il segretario generale territoriale della Fnp Cisl di Perugia Giorgio Menghini e il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra, Cascianelli ha ribadito che “la crisi, se gestita in modo non responsabile, rischia di essere pagata dai soliti noti e dalle loro famiglie. Per questo la Cisl si è impegnata in questo senso nella concertazione con tutti i comuni della provincia di Perugia, anche i più piccoli. La difesa del potere d’acquisto, infatti, passa dalla lotta ai costi e agli sprechi della politica. Quindi, sinergie –anche intercomunali- per abbattere inutili costi”. Riguardo all’assegnazione delle case popolari, la Cisl di Perugia propone di istituire delle quote riservate per gli anziani bisognosi, per gli immigrati e per le coppie giovani che decidono di formare una famiglia. Altro punto sul quale si è focalizzato l’intervento del leader della Cisl di Perugia, condiviso dall’assemblea, è stato sulla lotta a quello che “rappresenta un vero e proprio cancro per la società: l’evasione ed elusione fiscale”. Cascianelli si è riferito in maniera tangibile agli oltre 200 milioni di euro annui, che non entrando nella casse dello Stato, non possono essere utilizzate a supporto della fasce più deboli della società, lavoratori dipendenti e pensionati. “La Cisl –ha spiegato Cascianelli- non si è opposta allo Scudo fiscale in modo tale che le risorse economiche derivanti fossero destinate al sociale, cosa che ancora non è avvenuta!” . La Cisl di Perugia ha denunciato, senza mezzi termini, “la latitanza della politica e del sistema bancario nell’impegno di fuoriuscita dal pantano della crisi economica nella quale siamo ancora immersi”. La priorità della Cisl rimane quella della riforma del mercato del lavoro. “La riforma del modello contrattuale, non firmata dalla Cgil, e della concertazione di secondo livello –ha spiegato Cascianelli- sono tasselli fondamentali per la salvaguardia dei lavoratori e del loro potere d’acquisto. Elemento, questo, indispensabile per l’aumento della domanda e per il rilancio dell’economia”. Il segretario generale territoriale della Fnp Cisl di Perugia Giorgio Menghini, intervenuto nel dibattito, ha sostenuto “il ripristino degli assegni di cura, bloccati con l’istituzione del Fondo per la non autosufficienza, soprattutto se l’incontro in Regione dei prossimi giorni non desse l’esito sperato. Non è più tollerabile che, ad oggi, non si riesca ad aiutare in modo approprato i non autosufficienti, essendo le risorse assegnate non spendibili per supportare queste persone e i loro familiari”. Il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra, ribadendo l’importanza della lotta all’evasione fiscale di prossimità e agli sprechi della politica, ha sostenuto che “la priorità della Cisl in questo momento è rappresentata dal reddito e, quando possibile, dal lavoro. Importante –ha specificato- è garantire gli ammortizzatori sociali e, all’occorrenza, il ricorso e l’applicazione dei contratti di solidarietà”. Sbarra ha attestato “la necessità di riscrivere le regole, che devono permettere la realizzazione di un mondo più equo, giusto e solidale. Al centro del sistema deve esserci la persona, con i propri diritti e la propria dignità”. Condividi