Una enorme fotografia di Sonia Marra ha fatto da sfondo, questa mattina, nella Sala del Consiglio Comunale di Palazzo dei Priori, alla Conferenza allargata dei Capigruppo, aperta al pubblico, organizzata proprio per riproporre all’attenzione l’inquietante vicenda della ragazza pugliese scomparsa a Perugia il 16 novembre del 2006. Erano presenti, oltre ai Capigruppo del Consiglio Comunale, la famiglia di Sonia Marra, alcuni rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Specchia, il paese della Puglia da cui la ragazza è partita per iscriversi all’Università degli Studi di Perugia, l’associazione “Penelope” (composta da parenti di persone scomparse), il Vice prefetto Vicario, Agata Iadicicco, ed, in rappresentanza della Giunta Comunale di Perugia, il Vice Sindaco Nilo Arcudi e l’Assessore Monia Ferranti. In apertura il Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Mariucci ha ricordato che proprio oggi ricorre il terzo anno della scomparsa di Sonia Marra e, dopo aver premesso che “è assolutamente inaccettabile che in una città civile, in tutto il mondo come a Perugia, una ragazza possa scomparire nel nulla”, ha sottolineato: “per questo siamo qui, per riportare l’attenzione sull’inquietante e triste vicenda, per chiedere con forza che le ricerche continuino. Il Consiglio Comunale ha voluto fare proprio questo tema a nome dell’intera comunità cittadina. Sappiamo che le Forze dell’Ordine e la Magistratura hanno lavorato in questi tre anni, con i mezzi a loro disposizione, per risolvere il caso di Sonia, ma senza risultati. Pertanto oggi chiediamo loro di compiere ulteriori sforzi e di continuare a cercare Sonia Marra”. Mariucci ha poi ringraziato tutti i presenti, in particolare la famiglia Marra, alla quale ha espresso la solidarietà del Consiglio Comunale e della città di Perugia. Un ringraziamento particolare è andato al Consigliere Massimo Monni, che qualche mese fa, attraverso un comunicato stampa, ha riportato all’attenzione di tutti il caso della ragazza pugliese misteriosamente sparita a Perugia. Mariucci ha quindi dato la parola al Consigliere Andrea Romizi, ringraziandolo per il suo impegno nell’organizzare l’incontro di oggi. Romizi ha ricordato che “Sonia è venuta a Perugia per progettare il proprio futuro. Il fatto che sia scomparsa nella nostra città ci rende molto infelici e siamo davvero vicini alla famiglia che da tre anni vive una grande sofferenza”. Ha quindi preso la parola il Vice Sindaco Nilo Arcudi, che ha salutato e ringraziato i presenti anche a nome del Sindaco Boccali, affermando poi che “l’episodio che ha coinvolto Sonia è un evento drammatico per la sua famiglia ma anche per l’intera Perugia, città che ha una particolare vocazione all’accoglienza, specie dei giovani studenti che giungono da fuori”. Anche Arcudi ha chiesto agli organi ed alle autorità preposte di “riportare l’attenzione sulla scomparsa di Sonia Marra”, ricordando che le persone scomparse in Italia sono tantissime, alcune delle quali ritratte in un manifesto esposto sul muro della sala consiliare. La parola è andata poi agli Assessori di Specchia, Sara Marciano e Isabella De Nicola, le quali hanno ricordato che la scomparsa di Sonia è una ferita viva aperta nel cuore dei suoi concittadini: l’Amministrazione comunale ha dato vita a varie iniziative, tra cui una fiaccolata e due Consigli comunali dedicati alla scomparsa della giovane, per tenere alta l’attenzione sulla vicenda. Le due amministratrici hanno ringraziato il Consiglio Comunale ed in particolare il Consigliere Monni, ritenendo molto importante l’incontro di oggi a Perugia, che hanno definito “città adottiva” di Sonia, venuta qui ad iscriversi alla facoltà di Medicina per costruirsi un futuro” ed hanno ribadito: “Siamo qui affinchè si rompa il silenzio e si riaccendano i riflettori sulla scomparsa di Sonia. Chiediamo che, se a Perugia qualcuno sa qualcosa, finalmente parli”. Hanno poi sottolineato “la grande dignità” con la quale la famiglia Marra da tre anni soffre il proprio dolore e la propria angoscia, una famiglia con delle “vite sospese”, in attesa di sapere qualcosa della loro Sonia, in una che è più una “sopravvivenza” che una vita vera. Infine è stata ribadita la grande importanza della collaborazione con l’associazione Penelope, i cui componenti vivono sulla propria pelle il dolore di una scomparsa di un familiare o di un amico. A nome della famiglia Marra, chiusa in un doloroso silenzio che ha segnato i volti del padre, della madre, della sorella e del fratello di Sonia, ha parlato quest’ultimo, Piermassimo, che ha finalmente “urlato” la propria angoscia in poche parole, pesanti come macigni: “sono tre anni che viviamo come sospesi, cercando di capire cosa è accaduto a Sonia e perché. Sarebbe una grande ingiustizia che ci si dimenticasse di lei in quanto si tratta di una ragazza di famiglia umile. E’ ora di squarciare il silenzio. Basta con questa omertà. Fateci sapere che fine ha fatto Sonia!”. La Presidente dell’associazione “Penelope” della Puglia, Annalisa Loconsole, ha sottolineato che “finora le iniziative per mantenere viva la scomparsa di Sonia si sono tenute solo a Specchia; dopo tre anni, oggi finalmente siamo qui, a Perugia: questo significa che la società civile sta crescendo. Sonia è arrivata qui con i suoi sogni ed è sparita una mattina qualunque: una telefonata alla madre e poi il silenzio. Sono stata in Parlamento, dove stiamo promuovendo una Legge sulle persone scomparse, ed ho detto che le famiglie sono state lasciate sole da uno Stato assente. Occorrono gesti concreti e non solo parole: lo chiediamo anche qui, a Perugia, alle istituzioni locali, con forza. Faccio appello alle vostre coscienze personali ed alla vostra coscienza civile”. La Presidente nazionale dell’associazione “Penelope”, Elisa Pozza Tasca, ha ricordato che dal 1974 sono ben 24.804 le persone scomparse in Italia, 2000 i Comuni coinvolti, “a fronte di 700 cadaveri giacenti negli istituti di Medicina legale italiani e ai quali si aspetta ancora di dare un nome”. Ha poi continuato: “In caso di scomparsa, da parte delle Forze dell’Ordine si usa spesso parlare di “allontanamento volontario”, ma non crediamo che questo sia accaduto a Sonia. Restano due ipotesi: 1)Sonia è trattenuta da qualcuno da qualche parte contro la sua volontà: 2)Sonia è stata uccisa. In tal caso c’è stato occultamento di cadavere. Ricordando le parole del Vice Sindaco sulla vocazione dell’accoglienza della città di Perugia, chiediamo allora che su questo la città dia una risposta, che Perugia si prenda una assunzione di responsabilità. Chiediamo che la foto di Sonia rimanga esposta nella Municipalità di Perugia, che rappresenta l’intera città. Chiediamo di poter parlare con i giovani, con gli studenti. Chiediamo al Comune di Perugia di organizzare iniziative concrete (incontri, concerti, ecc.) per ricordare Sonia, ma nono solo lei: gli scomparsi a Perugia sono 57 attualmente, 117 in tutta l’Umbria, e i dati sono in crescita, come nel resto del Paese”. In un intervento commosso, il Consigliere Antonino Chifari, il quale ha espresso la propria solidarietà alla famiglia Marra e si è detto certo che “a Perugia saranno prese altre iniziative su questa triste vicenda” ed ha invitato chiunque sappia qualcosa, anche un piccolo particolare, un dettaglio, a parlare, “per fare maggiore luce sulla vicenda”. Altrettanta commozione nell’intervento del Consigliere Massimo Monni, il quale, parlando “non da consigliere ma da cittadino e padre”, ha chiesto “una grande e rinnovata attenzione delle Autorità preposte sulla scomparsa di Sonia Marra. Occorre dare una risposta, non tanto, e non solo, per l’onore della città di Perugia, ma per la famiglia di Sonia”. E’ stato quindi il Vice Prefetto Vicario Agata Iadicicco a prendere la parola, in un intervento in cui è stato sottolineato come sia di recentissima istituzione l’Ufficio “Persone scomparse”, nato, come ha ricordato la stessa Iadicicco, “da una forte spinta dal basso, proprio da parte dei cittadini, in particolare di coloro che vivono queste tremende vicende in famiglia”. La Iadicicco ha ricordato che “in questa fase stiamo dande grande impulso al varo di una legge ad hoc sulle persone scomparse, il cui testo è attualmente al vaglio della competente Commissione parlamentare e che, discussi gli emendamenti presentati, dovrebbe passare presto, con un accordo che attraversa tutti gli schieramenti. Un altro importante passo avanti è stato, di recente, la creazione di uno strumento operativo, un sistema integrato che permetterà di confrontare direttamente i dati sulle persone scomparse con quelli dei cadaveri ancora non identificati presso gli Istituti di medicina legale. Con l’esame del DNA si potranno dare molte risposte a chi, comunque, pur con dolore, preferisce “sapere”, avere risposte certe, dopo anni di attesa, domande, dubbi e sofferenze”. La Iadicicco ha anche annunciato che “presto sarà attivato un protocollo (che coinvolgerà gli Enti locali, “dove c’è un grande capitale umano”), tra il Ministero degli Interni e l’Anci” per rendere più facile indagare sui casi di scomparsa”. L’incontro si è chiuso con il saluto e l’augurio commosso del Consigliere Romizi, il quale ha affermato: “Forse si poteva fare di più e meglio, ma assicuro alla famiglia – alla quale siamo vicini e della quale condividiamo la sofferenza - che faremo di tutto perchè alle parole seguano anche i fatti”. Condividi