Si comincia oggi con Rifondazione Comunista, poi giovedì toccherà a Sinistra e Libertà e via via a tutti gli altri partiti che vorranno rispondere all'invito della Fiom Cgil. Il sindacato dei metalmeccanici, di Perugia e di Terni, ha chiesto infatti incontri a tutte le forze politiche di centro sinistra presenti in Umbria, per “illustrare la scelta della Fiom di non firmare l'accordo separato sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro” e per chiedere ai partiti di “attivarsi affinché ai lavoratori metalmeccanici sia garantito il diritto di esprimersi e decidere sul proprio contratto”. Gli incontri si concluderanno entro il mese di novembre, anche in vista di un'iniziativa in cui si discuterà della proposta di legge di iniziativa popolare sulle regole della rappresentanza sindacale che la Fiom Cgil intende promuovere. “La vicenda contrattuale dei metalmeccanici – spiega il sindacato in una nota - mostra, in tutta evidenza, che il quadro normativo attuale in materia di democrazia sindacale è assolutamente insufficiente. A nostro avviso, serve quindi una regolamentazione legislativa che sia in grado, da un lato, di consentire la misurazione della rappresentatività delle organizzazioni sindacali anche nel settore privato, in analogia con quanto disposto dalla legge Bassanini per il pubblico impiego. E che sia in grado, dall’altro, di definire il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a esprimere un parere vincolante, tramite referendum, sulle piattaforme e sugli accordi sindacali”. Condividi