di Daniele Orlandi SORRENTO-PERUGIA 1-1 (MARCATORI: 22’ SARANITI; 49’ BONDI SU RIGORE) SORRENTO: MARCONATO, DI NUNZIO, DE GIOSA, NICODEMO, LO MONACO, FERNANDEZ, VANIN, GRECO, SARANITI, PAULINHO,ARCIDIACONO (FEUSSI DAL 78’) PERUGIA: BENASSI , ZOPPETTI, LACRIMINI (MARTINI DAL 75’), PERRA, ACCURSI, PAGANI, STAMILLA, MENASSI, DEL CORE (CAZZOLA DALL’88’), BONDI, PAPONI (dal 46’ ERCOLANO). Il Perugia prende uno zuccherino nella terra dei limoni, in attesa delle decisioni del presidente Covarelli sulla guida tecnica. A Sorrento un pareggio senza infamia e senza lode, in rimonta, dopo il primo tempo chiuso sotto per 0-1. I padroni di casa hanno segnato con Saraniti, che ha ribadito in rete una respinta di Benassi su tiro di Arcidiacono. All’inizio della ripresa, grazie al primo rigore (dopo un digiuno di cinquanta partite!) assegnato al Perugia per fallo su Del Core di Vanin (espulso per fallo da ultimo uomo) Rafael Bondi ha pareggiato l’incontro. Con l’uomo in più, ci si sarebbe aspettato un Grifo più arrembante nella ripresa ma, tranne un paio di conclusioni di Lacrimini e Stamilla intorno a metà tempo, non si sono registrati sussulti. Né molto di più è successo dopo che Pagliari, alla mezz’ora, ha fatto entrare un attaccante in più, sostituendo Lacrimini con Martini. Una partita mediocre, insomma, che conferma il Perugia nel limbo delle squadre che rincorrono la zona playoff, ma la vedono ogni turno un po’ più lontana. Ora, tutta l’attenzione si sposta sulle mosse che farà la società dopo la rottura con Pagliari. Il risultato di Sorrento sembra agevolare il cambio, perché Covarelli potrà dire che ancora una volta il Perugia non ha saputo imporre il proprio gioco contro un avversario di poco spessore, e per di più, in inferiorità numerica. Pagliari, dal canto suo, potrà andarsene dopo una partita esterna in cui è riuscito ad interrompere il trend negativo delle sconfitte in trasferta. Il candidato più papabile resta Braglia, che deve comunque risolvere i problemi burocratici connessi al suo tesseramento con il Taranto ad inizio stagione. A Sorrento, in tribuna a fianco di Covarelli, sedeva Ferrigno (direttore sportivo della passata stagione e giocatore nel Pisa di Covarelli) e Gianni Prete, procuratore di molti dei giocatori di quel Pisa. Questo fatto, insieme alle voci di rinnovati contatti della Società con Petrachi (ds anche lui nel Pisa di tre anni fa) sembra delineare l’intenzione del Perugia di ricostituire lo staff che fece bene sotto la Torre pendente, puntando su Braglia, che fu proprio il tecnico della promozione della squadra che vinse la serie C con Covarelli Presidente. I tifosi assistono al tutto senza troppe illusioni. Prevale, tra di loro, la convinzione che stia andando in onda l’ennesimo ribaltone figlio dell’improvvisazione e che, come attestato ormai anche dalla classifica, le possibilità che il Perugia, nonostante tutto, ha di inserirsi nella lotta per i primi cinque posti, rischiano di essere messe seriamente in discussione da una mancanza di programmazione ormai cronica, che genera decisioni contraddittorie e dietrofront continui. Il punto di Sorrento, da questo punto di vista, non sposta granchè. Condividi