Gianluca Graciolini Si tranquillizzino Sandra Monacelli e i suoi. E' proprio perchè abbiamo elaborato non il lutto, bensì la sconfitta, che ci permettiamo di essere attenti e vigili sull'operato dell'amministrazione comunale e sulle dinamiche politiche della destra gualdese. Sandra Monacelli non imparerà mai: la sua ispirazione politica e culturale originaria, clericale e di destra, l'accompagnerà sempre come un ombra. Già, perchè in politica e in democrazia non si elaborano i lutti ma le sconfitte, semmai; è una concezione, la sua, che sottende la morte dell'avversario e rimanda al principio che le elezioni non sono una sanzione provvisoria ma una sorta di rivoluzione a cui deve seguire l'instaurazione di un regime che non ammette critiche o dubbi. E' la concezione tipica da sovversivi di questa classe dirigente italiana. Se dovessimo seguire la sua misura delle cose, allora dovremmo dire che lei è uno zombie, visti i suoi tanti lutti politici e le sue ricorrenti magre e brutte figure elettorali. Se la Vice Sindaco e i suoi pensavano che il risultato delle amministrative dove abbiamo pagato diversi pegni ci avrebbero silenziato e spezzato le reni come ad altri, si sbagliavano di grosso. Mentre quest'estate lei e i suoi, oltre che in feste e festicciole, erano variamente impegnati nel mettere a dimora alberelli in piazza con invasivi cartelloni pubblicitari, nel posizionare le poltrone direttamente uscite dalla fabbrica di un'assessore, nel calzare gli anfibi e predisporre una task force per la rimozione di un auto tra i foraggi di Valsorda, nella foga giardiniera direttamente curata dal fratello all'uopo distaccato come controllore di qualità, nel predisporre provvedimenti di giunta ad hoc per ringraziare le collaborazioni di campagna elettorale, nell'ostentare opere di arredo urbano quasi fossero segni del nuovo regimetto locale accontendandosi del cagnolino di Cambiotti, noi abbiamo elaborato la sconfitta. E se pensavano che i vari galoppini informatici o la claque di consiglio comunale già progressivamente ridotta di seduta in seduta, o i vecchi lacchè democristiani resuscitati potessero inibirci dal mettere in campo una opposizione critica ma anche seria e propositiva, si sono sbagliati, altrettanto, di grosso. Per la circostanza di questa replica e per la cronaca, noi abbiamo solo detto che la neonata associazione politico culturale della Monacelli sarà necessariamente una costola della destra e che la stessa persevera nell'inganno degli elettori del centro sinistra che hanno votato per la vice sindaco, più che per la sua attrattività, per repulsione di Scassellati. Saremmo, altresì, felici di essere smentiti in questa affermazione per il bene di Gualdo se il nuovo movimento civico desse prove politiche coerenti sui loro impegni di campagna elettorale, per esempio. D'altronde avevano detto che l'acqua era un bene comune ma non votano la nostra proposta di sottrarla al mercato, avevano detto che la precedente amministrazione era quella della breccia ma "riambientano" le cave con ulteriori crateri regalando la montagna al cavatore marchigiano Mancini in cambio di briciole, avevano detto che Gualdo avrebbe dovuto mantenere la sua tradizione e il suo profilo di tolleranza e di coesione sociale ma si apprestano a votare con la PDL il provvedimento sull'immigrazione ripreso tale e quale da Gentilini e dalla Lega Nord, avevano detto che nei primi cento giorni di amministrazione avrebbero pensato alla riconversione del Calai ma ancora siamo alle declamazioni e agli annunci, avevano detto che il loro movimento sarebbe stato rispettoso della sua pluralità interna ma, per ordine di scuderia, Cambiotti dell'Italia dei Valori vota con i berluscones contro la libertà di informazione, avevano detto che prioritario era il lavoro ma disertano la mobilitazione dei lavoratori e si notano per il silenzio assordante sulla vertenza Merloni. A queste nostre sollecitazioni ci hanno risposto con chiusura e blindatura nella discussione nei consigli comunali, altro che dialogo e confronto. E ci rispondono oggi, toccati nel vivo, con il nervosismo e l'aggressione personale che si appropria a chi non ha argomenti politici da contrapporre. Non ci si venga poi a scomodare con nobili concetti quali quello della non ingerenza negli affari interni di un'altra forza politica: noi non abbiamo fatto nè ingerenze nè dietrologie ma solo constatazioni ed esercizio di critica. Ben altre ingerenze i monacelliani hanno compiuto partecipando per esempio con loro eminenti rappresentanti, Fiore e Cambiotti, alle primarie del PD. I primi segnali di questa giunta e del contributo specifico, politico e amministrativo, del civico movimento della Vice Sindaco vanno dunque nella direzione esattamente contraria alle dichiarazioni di volontà e di principio: Sandra Monacelli ha preso bene il suo nuovo lavoro full time ed è diventata il prezzemolo degli eventi mondani della città. Per il resto molta amministrazione corrente: sembra quasi che abbia preso il posto di un antico assessore gualdese soprannominato "Ce penso io". Un consiglio a Nostra Signora di Gualdo: amministri pure nei cinque anni di mandato e noi le faremo un'opposizione seria e coerente, sapendo riconoscerne i meriti quando questi vi saranno. Ma non governi questa città nel clima di un'eterna campagna elettorale e tanto meno la governi coltivando antichi risentimenti ed eterno spirito di vendetta per la sua condizione frustrata di non avere più scudi crociati cui appendersi ma solo il tenero abbraccio di Papi Berlusconi. Condividi