Giravano per la città come una sorta di ''ronda'', con distintivi simili a quelli della polizia, una paletta per segnalazione stradale e un lampeggiante blu con i quali avevano appena controllato una persona ai domiciliari, i tre giovani intercettati dalla Squadra volante della questura di Terni e denunciati al momento per possesso di segni distintivi contraffatti.
Uno di loro, che si definiva ''il maresciallo'', aveva a casa un registro con i nomi e le quote versate di quella sorta di sodalizio sul quale sono in corso ulteriori accertamenti. Dei tre, tutti ternani sui 30 anni e definiti ''ragazzi normali'', senza particolari frequentazioni politiche, solo uno era segnalato per precedenti sui quali gli agenti stanno facendo approfondimenti in queste ore.
La Squadra volante li ha fermati nella serata di ieri mentre viaggiavano a bordo di una utilitaria in via C. Dentato. I poliziotti hanno subito notato che i tre avevano a bordo un lampeggiante di colore blu in dotazione alle forze di polizia e una paletta per segnalazione stradale. Per questo è scattata immediatamente la perquisizione che ha portato al rinvenimento di alcuni tesserini e placche di identificazione con la scritta ''Polizia''.
Gli agenti hanno anche scoperto che i tre, poco prima, avevano effettuato in maniera plateale un controllo a una persona sottoposta agli arresti domiciliari ritenendolo responsabile del furto di un veicolo. I veri poliziotti a quel punto hanno deciso di perquisire l'abitazione di quello che si definiva ''il maresciallo'', trovando una carabina ad aria compressa, una arma utilizzata nelle arti marziali, ricetrasmittenti, un registro nel quale erano annotati i nomi degli iscritti a quella sorta di sodalizio, le quote versate, le incombenze varie.
Tutto il materiale è stato sequestrato e i tre denunciati alla Procura della Repubblica per il momento per possesso di segni distintivi contraffatti avendo ''in uso segni distintivi o documenti in uso ai Corpi di Polizia ovvero oggetti o documenti che ne simulino la funzione''. Per la carabina dovranno essere svolti invece esami tecnici per individuarne la potenza e quindi la relativa catalogazione.
La questura fa sapere che sono però in corso ulteriori accertamenti in Prefettura per appurare se i giovani fossero autorizzati ad espletare le funzioni di ''ronda'' come stabilito dal recente ''pacchetto sicurezza''.
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