Sciopero metalmeccanici, forte adesione nella provincia di Perugia

PERUGIA - Forte adesione degli operai metalmeccanici allo sciopero proclamato per oggi dalla Fiom Cgil in provincia di Perugia per ultime 4 ore di ogni turno. Nonostante la pesante incidenza della cassa integrazione sulla forza lavoro del territorio, la Fiom Cgil stima che oltre il 65% dei lavoratori delle aziende attualmente in produzione hanno aderito allo sciopero. Si va dal 50% circa di adesioni registrato nell'indotto dell'automotive dell'area umbertidese, fino alle punte del 100% raggiunte ad esempio alla Renzacci di Città di Castello, azienda di proprietà del presidente di Confindustria Altotevere, o alla Cvc di San Giustino. Alla Solfer di Pierantonio si va oltre l'80% di adesioni, mentre alla Iverplast (che ha scioperato ieri, visto che oggi era in cassa integrazione) lo sciopero ha visto una partecipazione del 70% dei dipendenti, con presidio nell'area industriale di Marsciano. Sempre intorno al 70% le adesioni nelle aziende spoletine Ims e Oma, mentre alla Mazzoni e alla Cotes, industrie del settore installazioni telefoniche, l'adesione è stata pressoché totale. Molto alta l'adesione anche alla Nardi di Città di Castello, dove nell'assemblea svolta ieri unitariamente (fatto assolutamente unico nel panorama regionale) i lavoratori hanno duramente contestato la Fim e la Uilm sulle scelte fatte sul contratto nazionale e sul mancato coinvolgimento dei lavoratori. Infine, adesione intorno al 50% alla Faber di Fossato di Vico. La Fiom deve registrare purtroppo pressioni e comportamenti antisindacali da parte di alcune direzioni aziendali sulle quali nei prossimi giorni, dopo confronti con le singole Rsu, si valuteranno eventuali iniziative da prendere, unitamente alle ulteriori iniziative che la Fiom metterà in campo contro l'accordo separato firmato da Fim, Uilm e Federmeccanica senza il mandato dei lavoratori.