PERUGIA - Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro al centro dell’incontro di quadri, dirigenti, Rlst che si è tenuto questa mattina presso la Cisl. Relatori dell’iniziativa la responsabile del dipartimento confederale Cisl Cinzia Frascheri, il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra, il rappresentante dei lavoratori della sicurezza territoriale Mario Paolini e il segretario regionale Cisl Claudio Ricciarelli.
La Cisl dell’Umbria con questo incontro ha voluto puntare l’attenzione sulla formazione e informazione riguardante la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, questo all’indomani del Decreto legislativo del 3.8.2009 n.106 che ha completato il processo di adeguamento della normativa in questione. “La Cisl non a caso ha deciso di organizzare l’incontro in questo momento con il fine di fare un approfondimento del nuovo Testo di legge e delle iniziative in corso a livello regionale: in questo momento –hanno fatto sapere Ricciarelli e Paolini- è già in atto la fase di definizione degli accordi sindacali nazionali di recepimento, regolazione e applicazione delle norme rinviate alla contrattazione fra le parti in particolare sulle materie che attengono alla costituzione e/o revisione e operatività dei Comitati paritetici e degli Rlst nonché del correlato Fondo Inail per l’esercizio della rappresentanza dei lavoratori”.
Nel corso dell’incontro è stata puntata l’attenzione sull’esigenza di promuovere una più avanzata cultura della sicurezza rafforzando l’attività informativa dei lavoratori, la formazione condivisa fra le parti sociali degli Rlst (rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza) e Rlst, la promozione in tutti i settori degli organismi paritetici favorendo un loro ruolo di supporto e assistenza alle piccole imprese per la messa a norma delle stesse come si è positivamente avviato nei settori dell’edilizia e dell’artigianato. Infine si è accertata la necessità di sviluppare ulteriormente l’azione sindacale nei luoghi di lavoro in una logica partecipativa affinché le norme sulla sicurezza siano applicate diffusamente e sostanzialmente fuori da logiche formali e burocratiche. “L’Umbria –è stato ribadito dai relatori- deve scrollarsi di dosso questo triste primato sui morti e infortuni sul lavoro e lo deve fare sollecitando le imprese sulla qualità perché la ricerca di produttività e competitività sia ricercata non solo sui costi ma soprattutto sulla qualità, ricerca, innovazione e conoscenza. Quindi attenzione anche al ruolo sociale dell’impresa e alla sicurezza e salute sul lavoro”.
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