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di Isabella Rossi “Storie di donne odiate dagli uomini”, ma soprattutto storie inspirate a fatti taciuti e a luoghi familiari agli umbri, quelle raccontate in un romanzo dal titolo: “Si chiamava Petronilla”. A presentarlo in occasione di Umbria Libri 09, sarà la sua autrice Giuliana Roselli, ex insegnante e da lungo tempo collaboratrice della casa editrice Cetem di Milano. In una breve intervista rilasciata ad Umbrialeft la scrittrice ripercorre alcuni momenti chiave del suo romanzo di esordio. Chi era Petronilla? Petronilla andava a servizio da un vedovo, veniva dalla campagna. Dopo il matrimonio e un breve periodo di luna di miele lui comincia a picchiarla fino a trasformarla in un ammasso di ossa rotte. Una donna di trent'anni che ne dimostra cento. Dove nascono le sue storie? Sono storie romanzate ma ispirate da episodi autentici. A narrarle, dipanando il filo dei ricordi, è Adua, detta Ada, mentre ripercorre le strade del paese natio. Lo sguardo di Ada, dagli anni cinquanta a quelli sessanta, si posa sulle donne. Da quelle vittime di matrimoni combinati, la maggior parte allora, alle cosiddette donne in “accia”, le poco di buono. Tra le quali magari anche donne che si innamoravano perdutamente di un bracciante, contravvenendo ai voleri della famiglia. Quasi tutte subivano violenza. A quei tempi si beveva tantissimo nelle campagne, spesso i mariti si impadronivano dei miseri redditi delle mogli per poter bere. Ci sono anche legami con il presente? Sì, ad esempio la storia di una bambina, figlia di una ragazza madre odiata dai genitori e da tutto il paese per la sua condizione. Cosa ha provato alla fine della stesura? A me piace tanto. Ho iniziato a scrivere a Milano durante la chemio nel 2008. Le terapie sono durate circa un anno come il tempo della stesura. Francesco Matteucci, il mio editore, ha detto subito che era bellissimo. La mia sensazione è quella di avere trattato il problema da una prospettiva nuova. Mia figlia mi ha confidato che questo libro è il più bel regalo che una madre possa fare ad una figlia. “Si chiamava Petronilla. Storie di donne odiate dagli uomini” verrà presentato giovedì alle 16,00 presso la Sala Cannoniera della Rocca Paolina alla presenza di Stella Cerasa, vice direttore della Caritas diocesana perugina, Daniela Albanesi, presidente del Centro pari opportunità della Regione Umbria e Katia Berillo, ex ministro per le Pari opportunità e presidente di Ossigeno onlus. Condividi