di Eugenio Guarducci Decentrare/Spalmare Eurochocolate è diventato quasi un esercizio quotidiano di pensiero ed immaginazione. Un po’ come fare l’allenatore della Nazionale di calcio…tutti lo vogliono fare ma alla fine la responsabilità di farlo cade sempre e solo su un’ unica persona. Dalle parole occorre delle volte passare anche ai fatti e a qualcuno tocca il compito di fare da apripista a questo tipo di ragionamento. Sia il Comune che gli stessi operatori commerciali condividono la necessità di incanalare il flusso dei visitatori di Eurochocolate su alcuni assi pedonali di sicura bellezza della città, in modo da decongestionare un po’ le vie centrali . Anche noi siamo d’accordo pur avendo registrato nel passato pesanti sconfitte (vedi ChocoCircus al Frontone, Villaggio al Parco del Santa Giuliana) che hanno allontanato definitivamente l’interesse degli sponsor su questo tipo di iniziative. Non per questo però vogliamo sottrarci ad una giusta e corretta riflessione che il Comune ed alcune voci critiche ci invitano a fare e magari tracciare nuovi format più leggeri ma capaci di avvicinare di più Eurochocolate a Perugia. Noi preferiamo quindi, come al solito, sottrarci alla sterile polemica evitando di argomentare e rispondere alle accuse pretestuose preferendo invece concentrarci sul fare anzichè sul chiacchierare. Poi, se necessario, nei modi e nei tempi che ci verranno concessi saremo in grado anche di rispondere alle stupidaggini lette per fortuna solo sulla stampa locale. Ma torniamo alla spalmatura…Per far questo Eurochocolate ribadisce la imprescindibile necessità che il tessuto commerciale che si attesta su questi percorsi (di solito parliamo di contesti ambientali dove è impossibile montare qualsiasi tipo di allestimento temporaneo), unitamente alle presenze di tipo culturale e sociale, si attivino per vivere da protagonista questa progettualità, contribuendo con le proprie vetrine e con le proprie specificità ad offrire una continuità sul tema cioccolato, in assenza del quale si perderebbe in partenza la scommessa del decentramento. Questi percorsi in definitiva hanno bisogno di avere tre componenti: a) un collegamento diretto con il cuore pulsante della manifestazione; b) una riconoscibilità del tema cioccolato che non lasci spazio a pericolosi vuoti; c) un terminale “goloso” (evento) capace di attrarre il visitatore opportunamente allertato da una precisa comunicazione e da una altrettanto puntuale segnaletica. A titolo esemplificativo Eurochocolate offre questo spunto progettuale che come al solito parte dall’uso giocoso e goloso della parola ed in questo caso del verbo “spalmare”. Ecco allora che la Spalm Beach in Piazza San Francesco al Prato potrebbe diventare quel terminale “goloso” di cui sopra necessario a dare concretezza al percorso del cioccolato. L’idea è quella di simulare una sorta di Spiaggia (non l’ultima!) golosa dove protagoniste saranno le creme spalmabili che oggi costituiscono un importante attrattore dal punto di vista dei consumi. Percorrendo Via dei Priori il visitatore dovrà essere intercettato da un linguaggio anche visivo fatto di morbidezza, di vortici di cioccolato, di messaggi (Esempio? ..A me il cioccolato piace …a Priori!) e, soprattutto, animato da palette per la degustazione griffate “Via dei Priori”che i negozianti potranno omaggiare ai propri clienti dando loro la possibilità di approdare a golose degustazioni gratuite presso la rilassante Spalm Beach. Una idea semplice che però non solo avrà bisogno di essere condivisa ma anche di essere realizzata con la partecipazione e l’entusiasmo di tutti. Il ChocoVelox montato in Corso Vannucci durante Eurochocolate è stato, al pari della Fontana Maggiore, la cosa più fotografata di Perugia nei giorni della manifestazione. Il costo di produzione è stato di 280,00 Euro + IVA. La Zip che abbiamo scelto come icona simbolo del 2010 è uno strumento che serve ad aprire e chiudere. Oggi abbiamo aperto questo ragionamento. C’è qualcuno che ci darà una mano per chiuderlo? Condividi