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GUBBIO - La sottotitolazione entra in chiesa per consentire ai non udenti di partecipare pienamente al rito liturgico. Si tratta della seconda esperienza in Umbria, dopo quanto vissuto durante la celebrazione pasquale nel 2008 in Cattedrale a Perugia. L’appuntamento questa volta sarà a Gubbio, nella Chiesa di San Francesco (Piazza Quaranta Martiri), il prossimo 15 novembre alle ore 11,30, per la celebrazione eucaristica che sarà officiata dal vescovo mons. Mario Ceccobelli. La sottotitolazione sarà in simultanea e accompagnerà l’intera durata della celebrazione, sia nella parte liturgica che in quella dell’omelia, e sarà resa possibile dall’impiego di un software  che riconosce il linguaggio parlato e lo trasferisce in forma scritta su un grande schermo. “Si tratta per noi di una grande conquista – sostiene Claudio Mariottini presidente della Fiadda (Famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi) Umbria –. La Chiesa di San Francesco a Gubbio il15 novembre diventerà proprio una chiesa “globale”, infatti oltre ad essere predisposta ad abbattere barriere architettoniche per chi ha problemi di mobilità, diverrà una chiesa dove sarà abbattuta un'altra barriera, quella della comunicazione”. In occasione della messa del 15 novembre a Gubbio, secondo le anticipazioni di Mariottini, i ragazzi audiolesi, vincendo l'emozione, saranno chiamati addirittura a partecipare attivamente alla celebrazione occupandosi anche delle Letture. “La messa sarà sottotitolata – aggiunge il presidente - perchè ci piace pensare ai nostri ragazzi completamente dentro al senso della parola di Dio, ma questa iniziativa sottintende anche una rivendicazione che a tutti i livelli e in tutte le sedi la Fiadda fa da anni, quella cioè della necessità di ricorrere maggiormente al meccanismo della sottotitolazione, in televisione, nelle stazioni, al cinema e in tutti i luoghi dove c'e' la possibilità di introdurre questo mezzo”. La Sezione umbra della Fiadda è nata circa tre anni fa. Tra le sue finalità ha, in Umbria come nel resto d’Italia, la promozione di iniziative idonee al recupero degli audiolesi, sia a livello sociale che sanitario, la promozione di azioni dirette a sensibilizzare l’opinione pubblica e a richiamare l’attenzione degli organi legislativi e di governo, contribuire a favorire lo sviluppo culturale degli audiolesi, effettuare ogni azione possibile per sostenere una costante politica di abbattimento delle barriere culturali e comunicative. Condividi