di Isabella Rossi
Prorompente, viscerale e fresco venerdì scorso al Brecht di San Sisto il teatrodanza della compagnia Déjà Donné, con una nuova versione di “A glimpse of hope”. Una performance di alto livello, un viaggio al centro dell’energia dell’universo femminile. Quattro ragazze in cerca di una meta. Quattro vite che si incontrano e, inevitabilmente, si scontrano con stereotipi duri a morire. Su di loro il desiderio di libertà suona come una sfida “al buon senso”. Una ribellione da addomesticare, un allarme da far rientrare. Ma qual è la verità che tutti nascondono, che tutti temono? Dagmar Bock, Christine Kjellberg, Martina La Ragione e Natalia Pieczuro, sotto la direzione artistica di Simone Sandroni e Lenka Flory, danzano, recitano e portano in scena passioni, speranze, rabbia e determinazione capaci di andare oltre. Di muovere qualcosa. Con “A Glimpse of Hope”, la creatività femminile si accende di ben altro che “un barlume di speranza”. Ad alimentare “grandi aspettative” è il tangibile respiro internazionale di uno spettacolo capace di coinvolgere le platee dal primo istante sino alla fine, in cui la danza è il centro costante di tutta la narrazione.
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