Spunta un nuovo testimone nella vicenda dell'omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nella notte fra il primo e il 2 novembre del 2007. Si tratta di una donna trovata dalla difesa di Rudy Guede (l'ivoriano già condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 30 anni) che chiederà - nel processo d'appello che comincerà il 18 novembre a Perugia - di riaprire l'istruttoria dibattimentale e di ascoltare, in contraddittorio, la ragazza. Lo scrive oggi il Giornale dell'Umbria. Una testimonianza - prosegue il quotidiano - che smentisce quanto dichiarato dagli amici di Rudy sui movimenti dell'ivoriano la notte del 2 novembre, a delitto avvenuto, e che secondo i legali del giovane (Walter Biscotti e Nicodemo Gentile), toglie a Rudy quell'etichetta di ''bugiardo'' che ne ha determinato la condanna in primo grado. Secondo quanto dichiarato dall'avvocato Gentile al Giornale dell'Umbria, alla donna ''gli amici di Rudy hanno confessato, mesi dopo aver rilasciato le dichiarazioni agli inquirenti, quando il clamore su di loro si era dissolto, che la notte del 2 novembre, dopo che era avvenuto il delitto di Meredith, Rudy era con loro. Agli inquirenti, invece, hanno detto il contrario, probabilmente per timore di venire in qualche modo coinvolti nella vicenda''. Condividi