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TREVI - Torna domani, domenica 8 novembre, nell’area di Borgo la “Fiera delle Fantelle”, una delle più antiche feste popolari di Spello che aprirà una nuova ed importante stagione per la città. La fiera diventerà infatti il primo momento di attività promozionale turistica che si allinea con il progetto della Regione Umbria che vuole far diventare il centro storico un “centro commerciale naturale”. “Si aprirà un capitolo del tutto nuovo dedicato alla storia medioevale di Spello  - afferma l’assessore con delega al turismo Antonio Luna - che partirà proprio dalla rivisitazione della Fiera delle Fantelle”. Anticamente oltre ad avere la funzione di scambio di prodotti tra le città e proponendo ai concittadini stessi la produzione artigianale ed agricola, aveva infatti una funzione sociale in quanto favoriva gli incontri. Non a caso questo antico mercato prende il nome di Fiera delle Fantelle: strettamente legata al culto di San Claudio, la tradizione narra che l’origine ed il nome di questa fiera deriva dalla vicenda che coinvolge tre ragazze in età da marito (dette appunto fantelle), che avevano stabilito un giorno per portare al mercato i prodotti di campagna, come uva secca e pollame, il cui ricavato doveva servire per acquistare il corredo. La spiegazione di questo nome per alcuni indica soprattutto l’usanza delle ragazze, soprattutto di campagna, che partecipavano numerose alla fiera per farsi conoscere da eventuali pretendenti". “ Il mese di novembre è storicamente fondamentale per la città di Spello – spiega ancora l’assessore -  La fiera delle Fantelle è il momento iniziale  della raccolta delle olive, che si concluderà con la Festa della Benfinita inserita nella manifestazione l’Oro di Spello in programma fra un mese, e tutto legato alla rilevazione di eventi che hanno origine nel medioevo”. Condividi