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Comitato Popolare per l’Ambiente di Bettona  Il Comitato Popolare per l’Ambiente di Bettona, alla luce dei risultati emersi dalle recenti primarie del PD, sottopone all’attenzione dei cittadini e delle forze politiche alcune considerazioni. Ricordiamo i risultati locali: Nazionale: 51 voti Bersani, 151 Franceschini, 187 Marino. Regionale: 31 voti Bottini, 162 Stramaccioni, 188 Marinelli. Colui che viene indicato come il futuro segretario del PD, all’interno di un processo politico di rinnovamento e di ricambio (?), è stato pesantemente giudicato dagli iscritti e dai simpatizzanti del suo stesso partito non a causa di futuri accattivanti programmi e di promesse “elettorali”, ma in conseguenza della sua dissennata e disastrosa politica ambientale nel territorio di Bettona, in quanto Assessore Regionale all’Ambiente. Anche in casa Franceschini, il bettonese Stramaccioni (insieme al suo portavoce Baiardini, residente a Bettona) che, giocando in casa avrebbe dovuto stravincere, è stato superato nei consensi da Marinelli. Sembra questo l’unico caso in Italia dove si sia verificato una vittoria così schiacciante della mozione Marino. In questa occasione i cittadini hanno potuto dare i voti ai “propri” politici e dimostrare che dove la politica è inetta, mancante di chiarezza, lontana dai problemi reali della popolazione, o, ad essere generosi, distratta e latitante, gli elettori reagiscono e li vogliono mandare a casa. Questo deve far riflettere seriamente il “nuovo” PD in merito a chi affidare la responsabilità di gestire la Regione e gli Enti locali per evitare che anche l’intera Umbria, come del resto è già avvenuto in numerosi suoi comuni, passi alla guida del centrodestra. La saggezza degli antichi proverbi è sempre di attualità quando recita “Chi semina vento raccoglie tempesta”. Ora i cittadini di Bettona, unitamente agli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria, attendono dalle istituzioni risposte e comportamenti conseguenti chiari e decisivi. Ricordiamo che l’assessore Bottini, nel corso degli incontri con il Comitato aveva più volte indicato tre punti fermi della sua azione: 1) Incompatibilità a gestire il biodigestore di Bettona della Codep, con conseguente sua sostituzione con un soggetto non in conflitto di interessi; 2) Nemmeno una lira pubblica di contributo per la bonifica e/o adeguamento del biodigestore; 3) Partecipazione del Comitato dei cittadini al controllo del sistema di gestione dei reflui zootecnici. Che seguito avranno queste promesse verrà controllato dai cittadini e, speriamo, anche da chi si è candidato a fare da “cane da guardia al nuovo PD”. Intanto con recenti ordinanze, i Sindaci di Bettona e Bastia hanno imposto il divieto di utilizzare l’acqua dei pozzi privati situati nei due comuni per gli usi legati all’alimentazione, con le conseguenze di danno e disagio che tutti possono intuire. Rimane ancora senza risposta la richiesta avanzata dal Comitato, già in data 6 maggio 2009, al Sindaco di Bettona, all’Arpa e alla Asl2, per ottenere l’analisi di quanto contenuto nella laguna di stoccaggio presso il locale depuratore, rendendone pubblici i risultati al fine di tranquillizzare la popolazione. Dopo sei mesi siamo ancora in attesa di un cenno di riscontro! E ancora ci interroghiamo sulle cause della crisi della politica?? Condividi