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''C'è piena convergenza fra Governo, parti sociali e Regione'' sulla necessità di ''un proroga dell'amministrazione controllata e degli ammortizzatori sociali per l’Antonio Merloni''. E' quanto ha affermato il governatore della Regione Marche, Gian Mario Spacca, al termine dell'incontro al ministero dello Sviluppo economico. Spacca ha ricordato come per le Marche la Merloni ''è quasi come la vicenda Alitalia'' visto che coinvolge circa 3500 persone e un indotto di 13 mila aziende. Il governatore ha quindi spiegato come con il ministero c'è un accordo sulla necessità di industrializzazione dell'area attraverso accordi di programma di formazione e incentivazione. In particolare, a chi gli chiedeva se sul tavolo ci sono proposte concrete, Spacca ha spiegato come ''ci sono manifestazioni di interesse per alcuni asset, del gruppo Merloni, ma anche la possibilità dell'ingresso di nuovi investitori, in particolare nel settore delle energie rinnovabili''. “Finalmente - ha detto poi il governatore - anche il ministro ha compreso l'importanza dell'Accordo di programma e recepito le nostre richieste avanzate insieme alle Regioni Umbria ed Emilia Romagna in merito agli interventi a favore dei processi di riconversione dei territori e di sostegno all'indotto di piccole imprese dell'entroterra coinvolti dalla crisi della A. Merloni: era ora. Speriamo solo di non aver perso un anno prezioso. Ora subito al lavoro''. ''La riunione di oggi - ha aggiunto Spacca - apre la strada ad una strategia di resistenza e di attacco per il rilancio del territorio, anche con nuovi progetti di investimento, per creare nuove opportunità di lavoro e salvaguardare la coesione sociale pensando al futuro, quando le tutele degli ammortizzatori sociali non potranno più essere utilizzate. Dovremo al più presto definire un calendario di iniziative concrete perché non possiamo permetterci di perdere altro tempo''. Nel corso dell'incontro - riferisce una nota - sono state approfondite le modalità con cui sostenere un processo industriale di riconversione produttiva indotto da appropriate politiche pubbliche. Per quanto riguarda i nuovi investimenti Spacca ha sollecitato anche il riconoscimento della 'zona franca' per l'entroterra e illustrato progetti imprenditoriali che potrebbero essere agevolati. ''Di fronte ad una situazione estremamente problematica - ha detto - non dobbiamo perderci d'animo ma reagire prontamente per non disperdere il patrimonio di capacità produttiva, progettazione, ricerca e innovazione che si è sviluppato nei diversi territori coinvolti dalla crisi''. ''Le Regioni coinvolte si sono mosse subito adottando strumenti, anche a carattere straordinario, per sostenere per quanto possibile con le risorse a disposizione il lavoro e la capacità produttiva dell'indotto. Le Marche - ha ricordato Spacca - hanno appena varato un bilancio che si basa proprio su una strategia di resistenza e attacco. Ma non basta. Ora è necessario passare immediatamente alla fase di attuazione delle ipotesi di accordo di programma e delle sue priorità che sono: la difesa attiva del lavoro e dell'occupazione sul territorio e sull'indotto anche attraverso percorsi di riqualificazione professionale; l'attrazione e il sostegno di nuovi investimenti produttivi; il rilancio e la diversificazione dell'economia locale anche attraverso azioni di marketing territoriale finalizzate all'attrazione di investimenti''. Strumenti d'azione saranno interventi agevolativi, progetti industriali per nuova occupazione, contributi ad hoc che consentano di orientare i processi produttivi e di sostenere il trasferimento tecnologico per rafforzare la competitività delle imprese; facilitazioni nell'accesso al credito. Condividi