di Stefano Vinti, segretario Prc Umbria
La chiusura dell'emittente televisiva “Rte 24 h” che da 33 anni raccontava l'Umbria nelle sue sfaccettature, è stato un delitto industriale. E questo sia perché è stato oscurato un canale umbro a favore di una televisione generalista “veneta” che non racconterà l'Umbria e non darà lavoro agli umbri; che per come è avvenuto: dall'oggi al domani senza nessun avvertimento ai 18 dipendenti e a chi aveva sottoscritto contratti pubblicitari o di servizi. Evapora un'azienda che rappresentava l'eccellenza umbra in campo della comunicazione e dell'industria di qualità. Oltre alla solidarietà a chi ha perso lavoro, è necessario che le istituzioni vigilino ancora sulla vicenda Rte 24 h. Ci sono in ballo finanziamenti pubblici, in primis quelli gestiti dal Corecom, che se erogati andrebbero a chiudere qualche falla della gestione scellerata dell'emittente e non a fare vivere la tv in questione. E' veramente triste constatare, infine, come taluni imprenditori preferiscano chiudere aziende e settori economici continuando però ad inseguire il modello umano berlusconiano: ovvero essere i signorotti di società di calcio locali che meritano rispetto ma che non valgono nemmeno un solo licenziamento. Questi imprenditori non hanno più il senso della realtà e non meritano più aperture di credito sulle chiacchiere.
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