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di Daniele Bovi Quello che sta succedendo in queste ore ad Rte24h, una delle tivù locali più seguite, è un piccolo terremoto. Da questa mattina la tv in mano all’editore di Città di Castello Giuseppe Ponti è obbligata a mandare in onda solo il segnale di Canale Italia, mentre tutti i programmi prodotti dall’emittente locale (con annessi contratti pubblicitari già firmati) sono fermi. Qualcosa di più, a quanto apprende Umbrialeft, si saprà intorno alle 14, quando sono previste comunicazioni da parte della proprietà. Fino ad oggi Rte24h era solo una delle affiliate di Canale Italia, ossia il quarto network italiano dopo Rai, Mediaset e La7 in mano al self made man padovano Lucio Garbo. Un network in piena espansione che sta rastrellando frequenze in tutta Italia forte dei suoi trecento ripetitori che vanno a coprire il 70 per cento del territorio nazionale. Venti milioni di fatturato e 8760 ore di produzioni proprie che escono dal mega studio di Rubano, paesello della cintura padovana. Tra i volti più noti di Canale Italia ci sono Vittorio Sgarbi, Luciano Rispoli con il suo immarcescibile Tappeto Volante, Marco Predolin (quello delle televendite), Sergio vastano, Roberto Ciufoli (il pelatone della Premiata Ditta), Ciccio Graziani, Augusto De Megni e l’ex Gatto di vicolo miracoli Franco Oppini. Più che un palinsesto: è come la nave Enterprise del capitano James Tiberius Kirk che a velocità di curvatura spazio-temporale ti riporta negli anni Ottanta. A questo punto, visti gli ultimi sviluppi della mattina, è ipotizzabile un passaggio di mano da parte di Ponti verso il gruppo di Garbo. Con il susseguente rischio di scomparsa di uno dei pezzi più importanti dell’editoria umbra. Ma queste, fino ad oggi pomeriggio, rimangono solo ipotesi. Condividi