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PERUGIA - “Dallo stato di attuazione dell’accordo di Programma Quadro stipulato nel dicembre 2004 tra Governo e Regione per la tutela e la prevenzione dei beni culturali e che era composto da quindici progetti per un quadro economico di circa 12 milioni di euro, emergono risultati positivi. I progetti sono per lo più terminati o si avviano alla conclusione”. Così l’assessore regionale alla Cultura, Silvano Rometti rispondendo ad una interrogazione di Ada Girolamini (Sdi-Uniti nell’Ulivo) nella quale chiedeva “lo stato d’attuazione del Programma quadro a distanza di alcuni anni (2004), tenendo conto che, delle risorse finanziarie previste, 1milione400mila euro erano destinati per il progetto pilota del sistema informatico di Spoleto per la creazione di un osservatorio; 6milioni500mila euro circa per il centro operativo per la conservazione, la manutenzione e la valorizzazione dei beni storici”. “Dei quindici progetti facenti parte dell’accordo – ha spiegato Rometti – otto risultano conclusi, sei sono in fase di attuazione (conclusione entro dicembre 2009). Il progetto pilota per il sistema informativo è in sospensione per una vicenda travagliata che si è però positivamente conclusa in sede giurisdizionale nel 2008 quando la Regione ha avuto ragione dal Consiglio di Stato rispetto ad un ricorso intentato sulla procedura relativa all’affidamento dei lavori. Attualmente sono in corso le verifiche per l’affidamento dei lavori, fase che si concluderà in brevissimo tempo. Allungamento dei tempi – ha fatto sapere Rometti – ha riguardato anche il progetto pilota per il Centro operativo e manutenzione, conservazione dei beni storici e artistici, archivistici e librari. La causa è stata una proroga legata a una perizia di variante resasi necessaria a seguito di nuove normative tecniche. In conclusione di intervento, Rometti ha detto che “accanto al Centro operativo di Protezione civile di Foligno, l’Umbria potrà disporre di un centro di eccellenza, nazionale ed internazionale, per la conservazione, la manutenzione, il restauro e la diagnostica dei beni culturali”. Nella replica, Ada Girolamini ha chiesto all’assessore la relazione quadro, scritta, di tutti i progetti, sia quelli conclusi che in fase di attuazione. Condividi