PEDRUGIA - La Commissione europea ha lanciato un nuovo strumento per condividere informazioni sulla riduzione del consumo energetico degli edifici. Si tratta di BUILD UP, il portale Internet che offre un ampio ventaglio di buone pratiche e di informazioni sulla legislazione in materia di risparmio energetico. Il portale BUILD UP – come segnalato dal centro Europe Direct Perugia della Provincia di Perugia - è destinato sia ad amministratori pubblici e professionisti del settore che a singoli proprietari di immobili. Il sito, accessibile all’indirizzo http://www.buildup.eu/, offre la possibilità di essere costantemente aggiornati sulle ultime novità e sugli eventi relativi a questo settore. Al suo interno si possono trovare due database, uno contente pubblicazioni, link e altri strumenti per raggiungere l’obiettivo del risparmio energetico e un altro con la descrizione di casi di successo. Non poteva mancare, infine, una sezione dedicata ai blog, per mettere in collegamento tra loro gli appassionati del settore, nonché il consueto elenco di domande (FAQ – Frequently Asked Questions) per rispondere a tutti i dubbi in materia, anche di natura legislativa. Considerato che, secondo le stime della Commissione europea, l’edilizia incide per circa il 40% sul consumo totale di energia in Europa, il miglioramento della prestazione energetica degli edifici può essere determinante per raggiungere gli obiettivi fissati dall’UE in termini di risparmio energetico e di lotta al cambiamento climatico. Nel 2002 l’Unione europea ha adottato una direttiva sul rendimento energetico in edilizia (Direttiva 2002/91/CE) con la quale si proponeva agli Stati membri un approccio integrato per un uso efficiente dell’energia in questo settore. Nel novembre dello scorso anno la Commissione europea ha proposto una revisione di questa direttiva, puntando a risparmi aggiuntivi, pari a 60-80 milioni di tonnellate di petrolio l’anno entro il 2020, che comportano un’ulteriore riduzione del consumo energetico totale dell’UE pari al 5-6%. Partendo da questa proposta di revisione, il Parlamento europeo ha già adottato una propria risoluzione che auspica una normativa ancora più ambiziosa e rigorosa. Occorre ora conoscere quale sarà la posizione dei governi nazionali, che si esprimono all’interno del Consiglio dell’Unione europea. Condividi