di Massimiliano Presciutti Ho letto con attenzione lo scritto di Barbara Bucari da voi pubblicato, tralascio ogni commento sul contenuto visto che tutte le opinioni vanno rispettate anche qualora non si condividano e di cose condivisibili nello specifico ce ne sono. Quello che invece credo sia utile fare è dire delle verità forse scomode che nessuno sà, ma che invece ritengo sia ora di iniziare a rendere pubbliche anche per far capire e conoscere a chi legge, chi scrive e da quale pulpito. Barbara Bucari scrive di aver messo la faccia per il partito, ebbene occorre far chiarezza su alcuni suoi comportamenti visto che nell’ordine la propria faccia l’ha messa per : 1. Fare per buona parte della legislatura a Gualdo Tadino una opposizione interna al sindaco socialista Angelo Scassellati (di cui era Segretaria particolare) e alla giunta di centro-sinistra chiedendone a gran voce e a più riprese in sede di coordinamento comunale del PD il rinnovamento, proposta poi esplicitata pubblicamente nel mese di Agosto 2008 dal padre (Massimiliano) durante la festa del Pd Gualdese dove lo stesso chiese in maniera forte ed ufficiale a nome del partito discontinuità e rinnovamento rispetto all’esperienza amministrativa che stava volgendo al termine, nonchè rivendicò ufficialmente la candidatura a Sindaco per il PD. la parola d’ordine della famiglia Bucari era “via tutti gli assessori uscenti del Pd e rinnovamento totale a partire dal candidato sindaco per scegliere il quale siamo disposti a fare primarie di coalizione” 2. Instaurare, da settembre 2008, un rapporto quasi di tipo privato con Sandra Monacelli (come Rutelli?) che si era già candidata a Sindaco, senza mai coinvolgere gli organismi del partito, risultato , il coordinamento boccia l’idea di candidare Sandra Monacelli e ribadisce la volontà do esprimere un proprio candidato ( per la sesta volta consecutiva !!) 3. Ma non finisce qui perchè il meglio di se doveva ancora darlo, visto che nonostante il voto dell’organismo dirigente sempre in sede di coordinamento comunale, la stessa insieme al papà coordinatore nel frattempo dimissionario e agli ex ripudiati assessori del PD presenta un documento corredato da 34 firme di cui poi in seguito si scoprirà molte false, (ma questo è un piccolo particolare) presenta un documento a sostegno della candidatura del Sindaco uscente Angelo Scassellati, risultato il documento che sulla carta godeva di ampia maggioranza viene respinto dal coordinamento che conferma (per la settima volta consecutiva !!!) di volere un proprio candidato 4. Ma non basta dopo aver causato le dimissioni dal coordinamento e dal partito di più di un membro, tra i quali spiccano il Dottor Paolo Fiore (attualmente consigliere comunale di maggioranza) e consorte, che ammettono candidamente e in maniera piuttosto offesa per usare un eufemismo, di non aver mai firmato il famoso documento a sostegno di Sassellati, la stessa in Aprile in occasione delle primarie di coalizione fa UN PATTO DI FERRO con gli ex assessori, che poi daranno vita ad una lista civica contrapposta a quella del partito, per sostenere alle primarie di coalizione indovinate chi?? L’ex “nemico” Angelo Scassellati 5. Ciliegina sulla torta rifiuta di candidarsi nelle liste del PD e, sottotraccia ma non molto, si spende non per il partito ma per la lista civica fatta dagli ex assessori contro il partito, con i risultati che tutti sanno 6. Infine, dopo essersi sempre dichiarata veltroniana di ferro e paladina del rinnovamento si candida per la mozione Bersani alle primarie del 25 Ottobre Ora credo chi si possa rileggere meglio le cose scritte e magari inquadrarle nell’ottica della verità, è vero non bastano le primarie e ci vuole molto di più, ciò che di sicuro non serve al PD sono persone che fanno finta di metterci la faccia e impegno e che sono pronte a seconda di come tira il vento a riposizionarsi a seconda delle proprie convenienze, come si vede se è pur vero che l’Onorevole Rutelli sbaglia, possiamo tranquillamente affermare che è in buona compagnia, purtroppo coerenza e lealtà sono merce sempre più rara in politica, ma tant’è. L’ultima cosa che vorrei dire è che forse non bisogna abusare della parola militanza, il militante è colui il quale si spende in maniera disinteressata e con passione affinchè la propria idea possa prevalere, ma anche qualora dovesse andare in minoranza non abbandona o non fà del male al proprio partito, ma si mette al lavoro per cercare di diventare maggioranza se vi riesce, come si vede nulla a che vedere con i comportamenti di cui sopra, ispirati a ben altri principi, Rutelli purtroppo sembra essere in buonissima compagnia, nonostante questo continuoma credere che ci sia la possibilità di dare corpo e gambe ad un progetto ambizioso ed innovativo, ci sono anche nei nostri territori per fortuna energie positive, giovani e non che hanno voglia di fare politica, questi si cerchiamo di non deluderli con atteggiamenti che nulla hanno a che vedere col progetto del PD, ciò che occorre è più coraggio e meno opportunismo, più passione e meno interesse. Condividi