Perugia solita storia o, se vogliamo usare un abusato modo di dire, "un film già visto", che calza perfettamente con una situazione che si ripete con preoccupante monotonia visto che i grifoni vengono irrimediabilmente sconfitti ogni qualvolta sono costretti a giocare lontani dalle mura amiche.
Questa volta, poi, la nuova battuta d'arresto rimediata nel secondo tempo con il Lumezzane, pur con l'impiego di Ercolano a tempo pieno e avendo giocato a lungo con un uomo in più, e sempre con il minimo scarto (1-0), è la seconda di fila per i bianco rossi ed è costata loro l'uscita dalla zona play off.
In più quella di oggi disputata dai grifoni è stata una partita incolore e questo rappresenta un segnale allarmante per il prosieguo del campionato, tanto più che domenica prossima dovranno vedersela al Curi con la corazzata Arezzo, reduce da una netta vittora casalinga (3-1) sul Pergocrema.
Un derby che arriva quindi in un momento particolarmente delicato, con i toscani che, c'è da giurarlo, faranno del tutto per difendere il meritato terzo posto che occupano attualmente in classifica. E' perciò importante che mantengano i nervi saldi, non facendosi condizionare da un ambiente che comincia a perdere fiducia sulla possibilità di farcela a disputare finalmente un campionato al vertice, all'altezza della grande tradizione della squadra perugina. Oltre tutto le voci che sono iniziate a circolare circa il possibile esonero del tecnico Pagliari non rassicurano al riguardo.
A destare interrogativi sulla tenuta nervosa dei grifoni c'è anche la coincidenza che questa ennesima sconfitta, inferta loro da un avversario alla vigilia non certo irresistibile, è giunta proprio all'indomani della decisione della società di rompere un lungo silenzio stampa. Non vorremmo che si determinasse un ripensamento al riguardo.
Con questa brutta sconfitta i grifoni si sono fatti raggiungere da un redivivo e brillante Foligno che, liquidando facilmente il Como (3-0 al Blasone) ha invece inanellato la terza vittoria consecutiva salendo così a quota 17 punti, che valgono la sesta piazza in classifica. C'è da giurare, perciò, che l'umore dei falchetti sia assai diverso rispetto a quello dei grifoni. L'entusiasmo monta al "centro de lu monno" e fra i tifosi bianco celesti che hanno superato un momento assai difficile e, si sa, che per assicurare un cammino altrettanto positivo non vi è carburante migliore di questo. Stando così le cose, altre buone notizie potrebbero arrivare già domenica prossima dal campo di un Alessandria che è uscito oggi battuto dallo stadio di Varese (1-0).
In attesa di sapere quanto sarà capace di fare nel posticipo di domani sera, in casa della Portasummanese, la Ternana (e ci sono tutte le premesse per confermare i miglioramenti dimostrati nelle ultime giornate), non ci resta che salutare con soddisfazione la vittoria interna colta oggi dal Gubbio che ha fermato un lanciatissimo Fano (2-1 il risultato), che era annunciato lanciatissimo per le tre vittorie consecutive che l'avevano rilanciato in classifica. Con i tre punti guadagnati oggi, i rosso blù eugubini sorpassano invece gli adriatici, portandosi a quota 15 punti e al 6 posto di una classifica che comincia a sorridere loro dopo un inizio di campionato stentato, per non dire peggio.
Tempo ce n'è in abbondanza per tentare di salire ancora più in alto, ma è però fondamentale, per loro e per le loro ambizioni, che non smarriscano di nuovo il bandolo di una matassa che sono finalmente riusciti a sciogliere.
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