''I due anni trascorsi dalla morte di Meredith sono passati velocissimi. Nonostante ciò ci manca più che mai e troviamo ancora difficile comprendere cosa è accaduto e perché'': a dirlo sono stati ieri i familiari di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia la notte tra il primo e il 2 novembre del 2007.
Per ricordare il secondo anniversario della scomparsa di Mez, i suoi congiunti si ritroveranno oggi in una chiesa di Londra dove la madre Arline farà celebrare una messa. ''Una commemorazione dignitosa e semplice come si addice alla memoria di Mez'' ha fatto sapere la famiglia tramite gli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna.
I legali rappresentano come parte civile i genitori e i fratelli della giovane inglese nel processo a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox, accusati del delitto davanti alla Corte d'assise di Perugia. Le udienze riprenderanno il 20 novembre per avviarsi alla fase finale, con la sentenza attesa nei primi giorni di dicembre.
Il 18 novembre è invece fissato l'inizio del processo d'appello a Rudy Guede, gia' condannato in primo grado a 30 anni di reclusione (con il rito abbreviato). I tre si sono comunque sempre proclamati estranei all'omicidio. ''Possiamo solo sperare adesso - hanno sottolineato oggi i familiari della studentessa tramite i loro legali - che ci sia una conclusione nelle prossime cinque settimane, così che potremo dedicarci a ricordare Meredith per la persona che tutti noi conoscevamo e non come una vittima o come una notizia giornalistica''.
Alla messa di oggi parteciperà, per volere degli stessi congiunti di Mez, solo la famiglia Kercher che poi porterà dei fiori sulla sua tomba, raccogliendosi in preghiera. I familiari di Meredith saranno comunque a Perugia all'inizio di dicembre per la sentenza del processo a Sollecito e alla Knox nel quale i loro legali hanno sempre condiviso la ricostruzione accusatoria, sottolineando la validità dell'indagine svolta dalla polizia e dalla procura perugina.
Un appuntamento che il giovane pugliese sta attendendo nel carcere di Perugia. Ieri Sollecito ha incontrato il padre Francesco e uno dei suoi difensori, l'avvocato Luca Maori. Il legale ha riferito che in vista del secondo anniversario della morte della Kercher ''Raffaele si è chiuso in raccoglimento, pregando per lei''.
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