PERUGIA - E' la giornata del ricordo, domani, per la famiglia di Meredith Kercher, la studentessa inglese barbaramente uccisa la notte tra il primo e il due novembre del 2007 a Perugia, nel casolare di via della Pergola, a ridosso del centro storico.
A due anni esatti dalla sua morte, la madre di Mez, Arline, domani, fara' tenere una messa nella chiesa locale, a Londra. ''Una commemorazione dignitosa e semplice, come si addice alla memoria di Meredith'' fa sapere la famiglia tramite gli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna.
La cerimonia verra' celebrata alla presenza dei soli familiari che, subito dopo, porteranno dei fiori sulla tomba di Meredith, pregando insieme per lei. La famiglia rimarra' poi insieme per il pranzo. ''I due anni trascorsi dalla morte di Meredith sono passati velocissimi - afferma la famiglia in un comunicato diffuso oggi attraverso i legali Maresca e Perna -. Cio' nonostante ci manca piu' che mai e troviamo ancora difficile comprendere che cosa sia accaduto e perche'. Possiamo solo sperare adesso che ci sia un esito conclusivo nelle prossime cinque settimane cosi' che potremo finalmente dedicarci a ricordare Meredith per la persona che tutti noi conoscevamo e non come una vittima o una notizia giornalistica''.
La famiglia di Meredith Kercher raggiungera' Perugia nei primi giorni di dicembre, quando e' prevista la sentenza della Corte d'Assise di Perugia che sta processando la studentessa di Seattle, Amanda Knox e l'ex fidanzato pugliese, Raffele Sollecito, per il delitto. Il processo riprendera' in aula il 20 e 21 novembre prossimo per la requisitoria dei pubblici ministeri, Manuela Comodi e Giuliano Mignini. A seguire, quindi, le parti civili e le difese. In base al calendario della Corte, come detto, la sentenza dovrebbe arrivare i primi di dicembre.
E' fissato, invece, per il 18 novembre prossimo il processo di appello per Rudy Hermann Gude, il giovane ivoriano gia' condannato a 30 anni con rito abbreviato per l'omicidio della studentessa inglese. Nel giorno del secondo anniversario di morte di Mez, anche Raffaele Sollecito, dal carcere di Terni dove si trova recluso, rivolgera' un pensiero alla studentessa inglese. A riferirlo uno dei suoi legali, Luca Maori. ''Raffaele si chiudera' in raccoglimento pregando per la povera vittima'' fa sapere l'avvocato.
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