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GUBBIO – Il taglio del nastro inaugurale ha aperto ufficialmente ieri i padiglioni della 28esima “Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari”, in corso a Gubbio fino a lunedì 2 novembre. Denso di iniziative il programma messo in cartellone dalla Comunità montana Umbria Nord, con eventi organizzati anche in collaborazione con il Comune di Gubbio. Nella circostanza Gubbio si conferma sempre più come città della fiction televisiva. Il set naturale della serie di Rai Uno “Don Matteo”, ha ospitato per la serata di gala inaugurale della Mostra del tartufo 2009 quasi l’intero cast della serie Mediaset “Il falco e la colomba”, sei puntate in onda proprio in queste settimane su Canale 5. Sono arrivati ben quattro attori e un regista per aprire la mostra dei costumi di scena della serie, disegnati dal costumista Luciano Capozzi e realizzati dalla sartoria di Daniele Gelsi, il giovane di Gualdo Tadino che da anni lavora per le produzioni televisive che necessitano di abiti d’epoca. L’esposizione allestita nella Sala dell’Arengo del Palazzo dei Consoli di Gubbio ha richiamato l’attenzione e la presenza di Cosima Coppola e Giulio Berruti, protagonisti de “Il falco e la colomba”, presenti in città insieme a Davide Paganini e Vincent Riotta. Con loro, che sono intervenuti anche alla serata di gala curata da Rosati Ospitalità presso l’Hotel Beniamino Ubaldi, c’era pure il regista Stefano Alleva, che ha firmato la serie “La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa”. Scherzando e scambiando qualche battuta nel corso della cena a base di tartufo, gli attori, i costumisti e il regista hanno espresso il desiderio di poter girare una fiction di ambientazione storica, magari medievale, anche nel territorio e nella città di Gubbio. Un suggerimento subito colto dal sindaco Orfeo Goracci che ha rilanciato l’idea, dichiarando la disponibilità della città. Il verdetto della bilancia incorona un esemplare senese di 392 grammi Il taglio del nastro della 28esima Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari ha incoronato – come sempre – il tartufo più grande presente tra gli stand degli spazi espositivi. Sei i distributori di tartufo e prodotti derivati che hanno partecipato alla pesatura, sul palco del padiglione della musica. Il verdetto della bilancia ha incoronato come vincitore un bel tartufo scolpito dalle crete senesi, visto che è stato “cavato” non lontano da Siena, da un tartufaio fornitore dell’azienda “Mirko Tartufi” di Mirko Pieroni, arrivato da Cortona e presente in mostra per la prima volta. Il peso esatto era di 392 grammi, nel pomeriggio già calato di una decina di grammi rispetto alla mattinata. Un esemplare che, alla mostra di Gubbio è passato solo per poche ore, visto che aveva già un biglietto aereo per la Cina, acquistato da un compratore asiatico. Al secondo posto, un tartufo di 307 grammi arrivato dai banchi dello stand di “Giuliano Tartufi” e scovato nel territorio dell’Alto Chiascio. Da Scheggia, invece, è arrivato il prelibato bianco che si è guadagnato il terzo gradino del podio, col peso di 234 grammi, venduto da “Tartufi di Gubbio”. Alla pesatura hanno partecipato anche le aziende “Jimmy Tartufi” (tartufo da 152 grammi cavato in Alta Valle del Tevere), “Paq Gubbio” (147 grammi, scovato nell’Eugubino) e “La grotta del tartufo” di Gubbio (“solo” 103 grammi ma dall’aspetto davvero bello, in arrivo da Colpalombo). Al vincitore è andato un gioiello raffigurante il cagnolino sulla montagnola di tartufi che è il logo della mostra eugubina, consegnato dal presidente della Comunità montana Umbria Nord, Mauro Severini. Assegnato alla Moroni il premio per la comunicazione del territorio Una giornata inaugurale intensa e ricca di appuntamenti, quella che ieri ha salutato l’apertura della 28esima Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari. Tra gli eventi clou, la serata di gala con l’assegnazione del premio “Alto Chiascio” per la comunicazione e la promozione del territorio e la proclamazione del vincitore della prima edizione del concorso gastronomico “Tartufo di Gubbio”, al termine della gara culinaria che si è disputata in tre ristoranti eugubini. Il presidente della Comunità montana Umbria Nord, Mauro Severini, ha consegnato il premio “Alto Chiascio” ad Anna Moroni, con la seguente motivazione: “Per la competenza, condita alla grande simpatia, con cui ogni giorno entra nelle case degli italiani, e soprattutto delle italiane. Grazie in particolare ad Anna Moroni, “La prova del cuoco” di Rai Uno è davvero uno di quei programmi che ci fanno sentire la televisione come un moderno focolare domestico. Una dimensione di intrattenimento familiare, semplice, pulita e spontanea che sembra in via di estinzione sui palinsesti del piccolo schermo. Parla spesso di Gubbio e della nostra terra, che – naturalmente – resta profondamente anche sua, nonostante da tanti anni si sia trasferita a Roma. Vederla in trasmissione, nel suo angolo tutto “eugubino”, sia nell’allestimento sia nei toni, ci fa immaginare ogni giorno di avere come una cara zia che ci ricorda i piaceri della buona tavola e le ricette tradizionali del nostro territorio”. E lei, Anna Moroni, molto emozionata per il riconoscimento, ha ringraziato, annunciando che nei prossimi giorni il premio (una stupenda maiolica Rampini) sarà mostrato proprio in trasmissione, a “La prova del cuoco”. La giuria assegna il premio "Tartufo di Gubbio" a Gilberto Rossi, cuoco del Pepe Nero di S.Miniato Aveva destato un grande interesse, fin dalle prime ricette proposte davanti ai membri di una giuria selezionatissima di esperti ed enogastronomi. Il concorso gastronomico “Tartufo di Gubbio” non ha tradito le attese e il verdetto dei “giudici” ha incoronato vincitore Gilberto Rossi, trevigiano di 34 anni, cuoco del ristorante Pepe Nero di San Miniato (PI). Ha letteralmente deliziato la giuria con un carpaccio di manzo marinato e tortelli di panzanella invernale con ragù di coniglio, tutto arricchito da una generosa spolverata di tartufo bianco pregiato del territorio eugubino. Ricette rigorosamente anonime, come ha spiegato Claudio Zeni, giornalista enogastronomo della Guida ristoranti de L’Espresso e coordinatore della giuria del premio “Tartufo di Gubbio”, visto che per i giurati i piatti erano identificati solo da un numero. In effetti, nessuno dei componenti della giuria, presieduta da Anna Moroni, ha saputo fino alla fine chi fosse il vincitore, né tantomeno gli autori delle 24 ricette assaggiate e degustate al Park hotel Ai Cappuccini, alla Taverna del Lupo e alla Fornace di Mastro Giorgio. Tre piatti per ognuno degli otto cuochi partecipanti, quattro eugubini e quattro di altre regioni italiane. Alla fine, i voti dei “giudici” hanno incoronato proprio Rossi che, appena ricevuto il premio dal sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci, ha subito chiamato al telefono la madre per annunciarle la vittoria. “Da vent’anni a questa parte, cioè da quando ho iniziato a lavorare tra i fornelli – ha detto Rossi – mia mamma mi vede sempre più raramente e quindi era giusto dedicare a lei questo successo”. Chianina e vini umbri in un "matrimonio"del gusto La "Mostra del tartufo" fa quest'anno da cornice a un prelibato incontro tra carne bovina certificata e vini umbri. La chianina, tipico prodotto della dorsale appenninica, verrà abbinata ai calici più pregiati delle nostre terre in un matrimonio esclusivo che si tiene a Gubbio durante la 28° Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agroalimentari. Il pregiato tartufo bianco infatti lascia spazio, nel punto ristoro interno alla mostra, a eccezionali degustazioni enogastronomiche. L’iniziativa, voluta dalla Comunità montana Umbria Nord e realizzata in collaborazione con Cia (Confederazione italiana agricoltori), Federcarni, Associazione nazionale esperti assaggiatori di carni ed Enoteca Calzuola di Gubbio, ha luogo nelle giornate di oggi, sabato 31 ottobre, e domenica 1° novembre a partire dalle ore 17,30. Ai partecipanti verranno offerte degustazioni di piatti di carne bovina certificata mentre esperti del settore illustreranno le caratteristiche dei piatti e dei vini che li accompagneranno. Le prenotazioni per la partecipazione saranno accettate presso la segreteria della mostra fino a un massimo di 50 per ogni degustazione. Condividi