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PERUGIA - Ha trovato il favore unanime del Consiglio provinciale di Perugia l’ordine del giorno firmato dal consigliere Luca Baldelli (Prc-Sinistra Europea), con il quale si impegna la Giunta provinciale ad intervenire presso quella regionale affinché si abbrevino il più possibile le procedure burocratiche in capo alla Direzione Regionale del Lavoro, necessarie per lo sblocco effettivo della cassa integrazione in deroga dei lavoratori dell’Azienda Sirio Ecologica di Gubbio. Con lo stesso documento si invita inoltre la Giunta “ad agire di concerto con tutte le Istituzioni e le parti sociali interessate, affinché al più presto si giunga ad un piano di rilancio, entro il quale l'azienda in questione possa progressivamente rinascere e riconquistare quote di mercato”. L’ordine del giorno è approdato in Consiglio provinciale nella seduta di ieri, giovedì 29 ottobre, dopo un approfondito dibattito in Commissione e dopo essere stato riveduto dal proponente, alla luce delle ultime novità che hanno interessato l’Azienda eugubina. “Il futuro produttivo ed occupazionale della Sirio Ecologica – si legge in premessa nel documento - mantiene ancora tratti di preoccupante incertezza. Tutt'oggi gli ammortizzatori sociali per i lavoratori sono sospesi a causa delle decisioni prese sull'istanza fallimentare. Le Istituzioni locali (Regione, Provincia e Comune di Gubbio) – si legge nell’o.d.g. di Baldelli - si sono dimostrate attente ed efficaci nell’attivare, direttamente o indirettamente, gli ammortizzatori sociali lo scorso anno (Cassa integrazione e Fondo di solidarietà); dopo la riattivazione del tavolo istituzionale, specificamente dedicato alla crisi della Sirio Ecologica, le autorità competenti hanno deciso di ripristinare fino a fine anno la cassa integrazione in deroga”. Da qui il documento licenziato dal Consiglio per abbreviare appunto i tempi burocratici, “in modo da dare una risposta immediata a decine di lavoratori che attualmente si vedono esclusi da ogni meccanismo di protezione sociale”. L’approvazione di questo ordine del giorno ha offerto l’occasione per un confronto in Consiglio provinciale sul tema della crisi economica e ha evidenziato la diversità di vedute tra maggioranza e opposizione. Per Luca Secondi (Pd) i singoli episodi di crisi aziendali devono essere inquadrati in un più ampio ragionamento sulla crisi economica generale. Franco Asciutti (coalizione Lega Nord-Pdl) e Bruno Biagiotti (Pdl) hanno invitato a riflettere sui motivi per cui “l’Umbria appare sempre meno appetibile al mondo dell’impresa. Va bene esprimere di volta in volta solidarietà ai lavoratori colpiti – hanno detto – ma occorre porci il problema delle debolezze umbre”. Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà) ha detto invece di non credere che esista un problema Umbria, in quanto i problemi che si vivono nella regione sono analoghi ad altre parti d’Italia. Anche per l’assessore provinciale alle politiche del lavoro Giuliano Granocchia “l’Umbria non è una regione più grigia delle altre”. “Non esiste un’impresa – ha spiegato – che chiude perché lamenti una carenza infrastrutturale, anzi siamo la regione con la più alta presenza di multinazionali. Oggi è il sistema Italia che non è più attraente”. “Il complesso degli Enti locali umbri – ha poi aggiunto l’assessore – tra cui la Provincia di Perugia sta partecipando con milioni di euro a sostegno degli ammortizzatori sociali”. Condividi