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Stefano Vinti, Segretario regionale PRC Umbria Gianluca Graciolini, consigliere comunale PRC Gualdo Tadino Abbiamo appreso da "Il Sole 24 h" del 27 ottobre che mercoledì prossimo il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, alla presenza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, darà il via libera definitivo alle prime 22 "Zone franche urbane" istituite dal medesimo Dicastero. L'iniziativa, inserita nell'ambito del piano straordinario del Governo per il Sud, è rivolta a rilanciare dal degrado socio-economico alcune realtà locali, stimolando la nascita di piccole e medie imprese attraverso esenzioni fiscali e previdenziali per vari anni, "favorendo così la formazione di migliaia di posti di lavoro". Tra queste 22 zone rese franche sul piano fiscale e previdenziale vi sono anche alcune realtà dell'Italia centrale particolarmente afflitte da crisi economiche e sociali come la nostra (Velletri e Sora nel Lazio, Pescara in Abruzzo, Massa Carrara in Toscana, Ventimiglia in Liguria). Vogliamo domandarci se non sia il caso che il Governo e il ministro Scajola, che dovrebbe ben conoscere la situazione della realtà locale ove insiste la Antonio Merloni di Gaifana, non possa predisporre uno strumento simile anche per il nostro territorio dove si rischia la perdita di maigliaia di posti di lavoro, diretti e dell'indotto, e decine di piccole imprese, a cascata, rischiano di chiudere i battenti quando non l'hanno già fatto. Il Governo darebbe un segnale vero che si sta occupando della crisi tremenda di questo pezzo di Umbria e che ha letto i documenti che gli sono stati recentemente inviati dalle istituzioni locali, dalle organizzazioni sindacali e da alcune associazioni di impresa. Lunedì 2 novembre gli operai della Merloni saliranno sul campanaccio di Nocera Umbra. E' necessario dare un'immediata risposta alle loro rivendicazioni e alle loro richieste di aiuto. Mercoledì prossimo il ministro Scajola, oltre al via libera delle 22 zone franche già individuate, annunci e faccia seguire impegni concreti per l'istituzione di una Zona Franca del territorio tra i Comuni di Fabriano, Gualdo Tadino, Nocera Umbra. Questo può essere uno strumento concreto ed immediato per fronteggiare la crisi dell'Appennino umbro-marchigiano. Vogliamo infine domandarci dove siano i parlamentari umbri, di maggioranza ed opposizione, quando c'è la possibilità di sfruttare queste opportunità che possono essere colte tra i pochissimi atti che il Governo ha compiuto per fronteggiare la crisi. E sollecitiamo la Giunta Regionale a fuoriuscire da questo stato di sostanziale inerzia su questa vicenda e a vigilare affinchè ogni opportunità sia colta per la furioscita dalla crisi e per il rilancio di questo territorio. Condividi