PERUGIA - Firmato l’accordo di cooperazione allo sviluppo per l’Amazzonia brasiliana tra i Frati Cappuccini dell’Umbria e l’Iscos Cisl ieri mattina ad Assisi presso la Domus Laetitiae. Intervenuti all’evento il Presidente nazionale Iscos Renzo Bellini, Padre Antonio Maria Tofanelli (ministro provinciale dei Frati minori cappuccini dell’Umbria), Simone Cirulli (responsabile America latina per l’Iscos), Lamberto Pasqualoni (Gruppo Caritas e passato segretario della Flaei Cisl), Padre Valerio Di Carlo (segretario dell’Ufficio missionario) e l’assessore al Comune d’Assisi Moreno Massucci.
Il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra, impossibilitato ad essere presente, ha mandato il proprio saluto e ha reso pubblico il largo consenso al progetto. Dopo un ampio spazio dedicato, con commozione, da Padre Antonio Maria Tofanelli ai ringraziamenti ai lettori dell’Almanacco Frate Indovino che hanno scelto questo canale per raggiungere, attraverso i Frati Cappuccini, diverse aree del mondo dove è forte il disagio umano, Cirulli ha presentato il progetto triennale, approvato e cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano DGCS, che creerà i presupposti per un reale miglioramento delle condizioni di vita di 30 comunità indigene di Benjamin Constant, Alto Solimoes, principalmente di etnia Ticuna.
Ad essere coinvolte più di 900 famiglie per un equivalente di circa 4 mila 5 cento persone, delle quali il 60 per cento donne. “Tra le principali attività –ha fatto sapere il responsabile America latina per l’Iscos- potabilizzare l’acqua per ridurre le infezioni gastrointestinali (verminosi, dissenteria, colera, epatite A) e contemporaneamente garantire un’azione di formazione e informazione sulle comunità per sensibilizzare sulle principali e possibili buone pratiche igienico sanitarie. Fornire –ha poi continuato- energia elettrica tramite pannelli solari alle comunità sia per gli impianti di potabilizzazione dell’acqua, sia per le altre necessità dei villaggi”.
Nell’illustrare il progetto, si è fatto riferimento alla formazione tecnica per le attività di sviluppo sostenibile e della creazione delle condizioni di lavoro comunitario negli stessi gruppi beneficiari. “Fornire gli strumenti e le materie prime –ha continuato Cirulli- per la realizzazione delle attività produttive previste, come l’artigianato, l’agricoltura ma anche l’acquicoltura e la mielicoltura. Creare, inoltre, uno spirito di collaborazione e un sistema di commercializzazione”.
Il presidente dell’Iscos Renzo Bellini, nell’esplicitare l’attualità del ruolo e della missione dell’Istituto sindacale per la cooperazione allo sviluppo, ha puntato l’attenzione sulla distribuzione iniqua della ricchezza a livello mondiale. “Il progetto che abbiamo sottoscritto –ha affermato Bellini- risponde concretamente a tre questioni di grande portata: a quella della giustizia sociale, della logica della tutela ambientale e allo spirito di solidarietà”.
Ad essere stato riconosciuto nel corso dell’iniziativa il fondamentale contributo al progetto dei Frati Minori Cappuccini dell’Umbria. Padre Valerio Di Carlo, da poco tornato dalla missione, ha parlato dei paradossi esistenti in Amazzonia. “In una terra dove le estensioni territoriali non mancano- ha precisato- esiste il problema della terra; in presenza di grandi quantità di legna, l’umidità non permette all’uomo di bruciarla; tanta acqua, ma pochissima potabile”.
L’assessore Moreno Massicci, infine, ha trattato dell’importanza del dialogo tra culture e religioni diverse. Ad essere stati proiettati a chiusura dei lavori due documentari, entrambi dai magnifici paesaggi: uno su una missione in essere in Amazzonia e l’altro sulle celebrazioni del centenario della presenza dei Frati minori Cappuccini dell’Umbria in area amazzonica.
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