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ORVIETO - Va in scena a Orvieto la diciassettesima edizione di 'Umbria Jazz Winter', cinque giorni di grande musica che, dal 30 dicembre al 3 gennaio, avranno come teatro naturale una delle piu' affascinanti e storiche citta' dell'Umbria, sotto la direzione artistica di Carlo Pagnotta. Location d'eccezione anche quest'anno il Duomo, che ospita nel pomeriggio di Capodanno la Messa della Pace, caratterizzata dalla presenza della musica gospel. Come nelle passate edizioni i concerti si svolgeranno al Teatro Mancinelli, al Palazzo dei Sette, a Palazzo Soliano e al Palazzo del Gusto. Suggestivi anche la Sala del Carmine, una ex chiesa del 1300 facente parte del piu' vasto complesso che comprendeva anche un convento e il Ristorante San Francesco, location del gran cenone di fine anno e sede ideale dei Jazz Lunch e Dinner. Novita' di questa edizione due club: quello dell'Hotel Aquila Bianca e il Bevi Piano, il primo per i concerti pomeridiani e 'round midnight il secondo per i concerti 'round midnight. Non manchera' la marching band, che percorre in parata le vie del centro storico della citta'. E con Jim Hall, Bill Frisell, John Scofield, la chitarra sara' la star principale di questa edizione della kermesse orvietana. Hall e Frisell, maestro e allievo, presentano il loro ultimo lavoro ''Hemispheres'', un doppio album che vede una parte in duo, nella quale Jim Hall e Bill Frisell, riescono ancora un a volta a creare qualcosa di assolutamente speciale. Per i due chitarristi e' un ritorno a Umbria Jazz Winter, dove esordirono nel corso della seconda edizione, per ripetere il loro duo a Perugia nell'estate del 1995. Hall sara' inoltre impegnato in trio e nel DownBeat Blindfold Test dove Ted Panken, tra i piu' noti critici statunitensi, mettera' alla prova la sua cultura musicale in un divertente quiz che ha ottenuto un notevole successo nelle ultime edizioni del festival. Insieme nel trio Beyond, John Scofield e Larry Goldings propongono un curioso e particolare progetto in duo. Kurt Elling, invece, nativo di Chicago, accompagnato dal sax di Ernie Watts, proporra' al pubblico il suo ultimo lavoro live registrato al Lincoln Center di New York, un ricordo del suo concittadino Johnny Hartman, cantante e pianista scomparso nel 1983, e della sua partnership con John Coltrane negli anni '60. Giovanissimo, nato nel 1986, e' invece Jonathan Baptiste, che si presenta per la prima volta ad Orvieto in quintetto. Interessante ritorno per Gerald Clayton, pianista di formazione classica, uno dei nomi piu' interessanti del nuovo jazz americano, non piu' una scommessa ma una brillante realta', anche grazie alle apprezzate esibizioni proprio ad Umbria Jazz Winter negli anni passati. Ad accompagnarlo il padre John Clayton uno dei piu' apprezzati contrabbassisti jazz statunitensi, che oltre al duo con il figlio Gerald dara' vita ad un particolarissimo duo con un altro grande contrabbassista, John Patitucci. Un tocco di brasile con Romero Lubambo e Leny Andrade mentre ''Rava suona Gershwin'' e' il primo di una serie di progetti diretti da Enrico Rava in cui saranno coinvolti i piu' interessanti musicisti delle ultime generazioni e non solo riuniti sotto il nome di Parco della Musica Jazz Lab. L'esordio a Orvieto di questo nuovo ensemble vedra' il trombettista accompagnato da Gianluca Petrella e Gianluigi Trovesi. Musica gospel quest'anno con l'Alabama Gospel Choir, gruppo formato da 35 elementi provenienti da ogni parte degli Stati Uniti che con i loro arrangiamenti propongono un meltin'pot di toni musicali ed interpretazioni nuove e particolari che riescono sempre a creare un'atmosfera calda e coinvolgente. Ennesimo e graditissimo ritorno per uno dei beniamini del pubblico di Umbria Jazz, Gary Brown, e conferma per Chip Wilson, voce tenorile e chitarra. Condividi