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Nella classifica stilata da Legambiente su Ecosistema Urbano le città di Perugia e Terni fanno un balzo in avanti portandosi rispettivamente al 16esimo e 21esimo posto in graduatoria. Per Legambiente i punti di forza di Perugia sono: qualità del trasporto urbano, il molto verde pubblico a disposizione e politiche energetiche. Mentre per Terni: per gli incentivi economici e disposizioni per il risparmio energetico e per i ridotti consumi pro capite di energia elettrica (8° posto con 992 Kwh/ab rispetto alla media nazionale di 1200 KWh/ab). In testa alla classifica (4° posto) anche per l’estensione procapite della superficie stradale pedonalizzata con 1,67 mq/ab. Risultati soddisfacenti che però contrastano con i nodi critici che le due città umbre non riescono a risolvere: raccolta differenziata, produzione di rifiuti, numero di auto circolanti, qualità dell'aria. Il dato in assoluto più negativo è sicuramente la raccolta differenziata che vede Perugia con il 28,7% (54° posto) e Terni con 29,8% (52° posto) Maglia nera anche per il numero di autovetture circolanti: 69 auto/100 abitanti per Perugia (91° posto) e 65 auto/100 abitanti per Terni (72° posto) sono indicative di come la densità automobilistica costituisce un elemento di criticità per le nostre città. Al numero di auto sono infatti strettamente collegate anche la qualità dell’aria, i consumi di idrocarburi, la vivibilità delle città. E Perugia e Terni faticano anche a promuovere innovative politiche di mobilità sostenibile con piani di spostamento casa-lavoro, car sharing, pedibus (Perugia 42°posto e terni 26° posto). Merita attenzione anche la qualità dell’aria delle due città Umbre che richiederebbe un maggiore controllo e un monitoraggio più puntuale. Infatti se i dati del PM10 (24,2 μg/mc – 14° posizione) e dell’ozono (13,7 μg/mc – 22° posto) di Perugia sono confortanti, lo stesso non si può dire per il valore del biossido di azoto che con la media annuale giornaliera di 49,0 μg/mc fa scivolare la città alla 74° posizione. Il biossido di azoto è uno degli inquinanti atmosferici maggiormente pericolosi e dato significativo in quanto è apportato dalla combustione degli idrocarburi, quindi direttamente collegato alle emissioni di industrie, riscaldamento e autoveicoli. Anche a Terni non si può proprio dire che soffi aria pulita, infatti le emissioni di biossido di azoto si attestano sulla media annuale di 29,2 μg/mc (24° posto), la media del numero di giorni di superamento dei limiti dell’ozono è di 31,2 (44° posto) e il PM10 è a 33,0 μg/mc (50° posto). Condividi