“La Regione Umbria intervenga per mettere ordine nel caos di dichiarazioni e di conflitti di competenza che stanno da mesi disorientando cittadini ed istituzioni locali”. Lo chiede il consigliere regionale di An - PdL Alfredo De Sio in merito alla vicenda del rogo di Vascigliano di Stroncone che “sta assumendo – afferma – giorno dopo giorno, caratteristiche al limite tra il tragico ed il ridicolo” e sulla quale annuncia una nuova interrogazione alla Giunta regionale.
“Le nuove dichiarazioni da parte dell’Asl – afferma - che potrebbero prefigurare una nuova perimetrazione delle aree a rischio di presenza di agenti chimici, tra i quali diossina, propongono un quadro assurdo sulla gestione complessiva della vicenda fin dal suo sorgere. In casi come questi – prosegue - il principio di cautela è senza dubbio l’elemento principale da tenere in considerazione e se esistessero elementi tali da consigliare, a quasi quattro mesi dall’evento, la possibile estensione dell’area a rischio, accompagnata da provvedimenti relativi al consumo di foraggi e di altri prodotti di coltivazione, ne prenderemmo atto”.
“Vorremmo però – aggiunge - che in merito a quanto si decide vi siano dati ufficiali e pubblici, che finalmente forniscano ai cittadini il quadro chiaro della situazione. I vaticini più o meno sussurrati e spesso contraddittori ai quali abbiamo assistito in questi mesi –continua l’esponente del Pdl - sono la dimostrazione di come, coloro che erano deputati alla gestione dell’emergenza, siano i primi a non sapere con esattezza che cosa bisogna fare. Non c’è dubbio infatti, che dire che oggi sarebbe opportuno allargare il perimetro della zona a rischio e procedere ad un taglio del foraggio a misura, significa implicitamente affermare che fino ad oggi sono stati immessi nella catena alimentare di animali e persone alimenti inquinati. E come giudicare quindi i valzer di ordinanze emesse e poi ritirate in questo periodo?”
“Quali controlli sono stati effettuati – chiede ancora il consigliere - affinché fin dalle prime ore, e nei giorni e mesi successivi, fosse impedito il consumo e la raccolta di prodotti di vario genere? Non mi risultano sequestri o provvedimenti analoghi in tal senso”. “Da tempo – ricorda De Sio - ho chiesto una valutazione dei danni subiti dagli agricoltori ed un auspicabile intervento economico in tal senso, ma ciò che appare è che la Regione Umbria, nelle sue diverse articolazioni e competenze, intervenga per svolgere quell’importante ruolo di coordinamento tra enti ed istituzioni che sembra essere totalmente assente in tutta la vicenda”.
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