MILANO - E' atteso per oggi il verdetto della seconda Corte d'Appello di Milano nei confronti di David Mills, il legale inglese ritenuto l'architetto negli anni '90 delle societa' off-shore della Fininvest, e lo scorso febbraio condannato dal Tribunale a 4 anni e mezzo per corruzione in atti giudiziari: per l'accusa sarebbe stato comprato da un teste con 600 mila dollari in cambio della reticenza o della falsa testimonianza in due processi milanesi a Silvio Berlusconi, quelli per le tangenti alla Gdf nel 1997 e All Iberian nel '98.
Stamattina, dopo le eventuali repliche delle parti, sono previsti la camera di consiglio dei giudici presieduti da Flavio Lapertosa e la decisione. Quattro sono le ipotesi: o condanna o assoluzione nel merito o per prescrizione oppure il disco verde alla richiesta della difesa di rinnovare il dibattimento con nuove prove tra cui la testimonianza del Presidente del Consiglio. In tal caso il dibattimento andrebbe avanti. Il processo e' cominciato lo scorso 9 ottobre, udienza in cui l'avvocato generale dello Stato di Milano, Laura Bertolé Viale, nel ruolo di sostituto pg, aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado, così come l'avvocato Gabriella Vanadia, in rappresentanza della presidenza del Consiglio, ha formulato la richiesta di conferma del risarcimento di 250 mila euro già stabilito dalla decima sezione penale otto mesi fa.
Per i difensori, il prof. Alessio Lanzi e l'avv. Federico Cecconi, che puntano all'assoluzione nel merito o per prescrizione del reato o alla rinnovazione del dibattimento, Mills non fu corrotto per aver "fatto 'tricky corners', curve pericolose per tenere Mr. B. fuori da un sacco di guai", come aveva scritto nel 2004 lo stesso avvocato al proprio fiscalista Bob Drennan. Non fu "comprato" per rilasciare dichiarazioni reticenti nei due vecchi processi milanesi a carico del premier: ciò è dimostrato, tra l'altro, dal fatto che in quello stesso periodo era "teste di riferimento" di un'altra inchiesta e in questa veste "disse cose incriminanti per Fininvest" e per lo stesso Berlusconi. Berlusconi che originariamente, in primo grado, era coimputato di Mills.
Ma la sua posizione venne stralciata e il processo per lui sospeso dopo l'entrata in vigore del lodo Alfano, poi bocciato dalla Consulta. Proprio per la decisione della Corte Costituzionale, nei prossimi giorni il Tribunale dovrebbe decidere la data del nuovo processo nei confronti del premier per la vicenda Mills, mentre è fissato per il prossimo 16 novembre la ripresa del procedimento - sospeso più di un anno fa - per la compravendita dei diritti tv e cinematografici Mediaset, in cui il presidente del Consiglio figura tra gli 11 imputati.
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