La Fiom Cgil, la Fim Cisl e la R.s.u. in merito alla situazione dell’azienda Trafomec vogliono esprimere alcune considerazioni. La crisi internazionale sta mettendo a dura prova la tenuta produttiva e sociale delle aziende del nostro territorio, in particolare modo le aziende legate al manifatturiero e nello specifico del settore metalmeccanico. La dimostrazione viene anche dal consistente e diffuso uso della cassa integrazione, in particolar modo quella ordinaria, che ad oggi interessa la maggior parte delle aziende coinvolte in questa fase di recessione. Alla Trafomec di Tavernelle (PG), nello specifico, siamo alle porte del terzo rinnovo di tredici settimane di Cigo a causa di un calo di commesse e di fatturato di circa il 50% rispetto all’anno precedente. Purtroppo in questa azienda paghiamo una situazione di stallo nelle scelte strategiche- organizzative che non hanno contribuito, né negli ultimi tempi, né in precedenza, ad affrontare la situazione attuale con minor impatto negativo. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte ad un gruppo dirigente che come unico metodo per far fronte alla crisi in atto pone sul tavolo della trattativa eventuali tagli occupazionali e non si accorge, o non ritiene prioritario, urgente e necessario affrontare i problemi legati all’organizzazione aziendale, al necessario sviluppo e innovazione dei prodotti, all’ottimizzazione di una struttura che a livello logistico ha ancora molto da affrontare. Inoltre, dobbiamo denunciare ancora una volta la politica di approdo verso paesi a basso costo di manodopera che il Gruppo Trafomec affronta sempre con determinazione e con ripercussioni gravi sulle risorse necessarie allo sviluppo del nostro sito produttivo. Crediamo altresì che la proprietà dovrebbe investire anche su nuove figure dirigenziali di alto livello, che sappiano gestire al meglio settori fondamentali come quello commerciale, tecnico e organizzativo. Per affrontare al meglio queste nostre preoccupazioni e sollecitazioni, si svolgerà nei prossimi giorni un incontro con le istituzioni locali, non tralasciando eventuali nostre iniziative future, atte a raggiungere l’obbiettivo primario della salvaguardia e dell’integrità dell’azienda e dei livelli occupazionali che la compongono. Condividi