PERUGIA - Oltre tremila testi universitari fotocopiati illecitamente e contenuti in un hard disk e centoventi libri in fotocopia pronti per essere venduti sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Perugia che ha denunciato per la violazione del diritto d'autore i titolari di due copisterie del centro storico del capoluogo umbro. L'operazione, condotta in collaborazione con i funzionari della Siae, è stata illustrata stamani in una conferenza stampa dal comandante provinciale delle fiamme gialle di Perugia, Vincenzo Tuzi, del nucleo di polizia tributaria, Fabrizio Marchetti, e dal responsabile nel capoluogo umbro per la Siae, Arturo Ciasullo. I controlli, volti a prevenire e reprimere il fenomeno dell'illecita riproduzione di testi scolastici, soprattutto universitari, tutelati dalla normativa in materia di diritto d'autore, hanno riguardato numerose copisterie del centro storico, in alcune delle quali era stato notato un continuo afflusso di studenti con al seguito i libri. In due esercizi commerciali in particole, situati in Corso Cavour e Corso Garibaldi, le fiamme gialle hanno sequestrato, come detto, oltre 120 testi universitari già fotocopiati e un hard disk su cui erano presenti oltre tremila libri che, hanno spiegato i finanzieri, potenzialmente potevano essere duplicati all'infinito. L' hard disk era stato nascosto all'interno del contenitore di un toner per stampanti. Un giro di affari quantificato dalle fiamme gialle in alcune migliaia di euro al mese. I titolari delle due copisterie, denunciati a piede libero, rischiano ora la reclusione da sei mesi a quattro anni e una multa da duemila 500 a 15 mila 500 euro, oltre a severe sanzioni amministrative comminate in base al numero dei testi illecitamente riprodotti ed al loro valore di mercato. Nel corso della conferenza stampa il comandante provinciale delle fiamme gialle, Vincenzo Tuzi, e il responsabile nel capoluogo umbro per la Siae, Arturo Ciasullo, hanno spiegato che la copia illecita dei testi tutelati dal diritto d'autore, oltre ad avere come conseguenza indiretta l'aumento del prezzo di copertina dei testi legalmente venduti nelle librerie universitarie, comporta anche la possibilità di severe sanzioni per gli studenti sorpresi a fotocopiare illecitamente un numero di pagine superiori al 15 per cento del totale dell'opera. ''E' importante cercare di introdurre nell'opinione pubblica - ha spiegato il comandante Tuzi - il concetto che la riproduzione illegale arreca un danno alla comunità stessa. Per questo - ha sottolineato - il nostro lavoro di repressione e monitoraggio proseguirà costantemente anche in futuro''. Condividi