PERUGIA - “È una novità importante, che deve essere presa seriamente in considerazione in sede di attuazione del nuovo Piano regionale dei rifiuti, in conformità del quale occorre ridurre i rifiuti all’origine, aumentare la raccolta differenziata e sviluppare una filiera del riciclo che garantisca l’autosufficienza di ambito attraverso la più moderna e sicura impiantistica, che rispetti l’ambiente e il paesaggio della nostra regione”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi per i valori – Idv in Consiglio regionale commenta la visita di Provincia, Comune e Asm di Terni al Centro riciclo di Vedelago (Tv) per
conoscere sistemi innovativi di riciclo e riutilizzo dei rifiuti.
“E’ da accogliere con il massimo interesse e sostegno – spiega l’esponente dell’Italia dei Valori - il fatto che sindaco e assessori provinciali di Terni, assieme ad Asm, abbiano deciso di dare credito a questa esperienza innovativa, sicura e ormai di sperimentata convenienza economica e ambientale. Il 'sistema Vedelago' può essere esteso alla regione Umbria, soprattutto in quegli ambiti territoriali che non sono ancora dotati di impiantistica di preselezione e che quindi non devono rispondere a modelli datati di trattamento dei rifiuti. Adesso – aggiunge Dottorini - è necessario che anche Perugia consideri seriamente questa opportunità. Il centro di Vedelago gestisce dal 1999 un impianto di stoccaggio e selezione meccanica di rifiuti ai fini del recupero dei materiali. L'attività consiste nel ricevere le frazioni secche riciclabili, selezionarle in base alla composizione merceologica, compiere le operazioni necessarie per la riduzione volumetrica, gestire la fase di destinazione in uscita delle singole tipologie di materiali che, in relazione alla possibilità di riutilizzo, vengono consegnati a impianti di seconda lavorazione o a specifiche aziende che li impiegano nei loro cicli produttivi. All’impianto di riciclo conferiscono i comuni, singoli o consorziati, e le aziende produttive che attuano la raccolta differenziata”.
“Per un Piano di gestione dei rifiuti che ha l’ambizione di essere moderno, come quello umbro – conclude il consigliere regionale – l’esperienza di Vedelago è importantissima e molto conveniente in termini sia economici che ambientali. Sicuramente ridurrà il business delle aziende di gestione ma garantirà maggiore occupazione, flessibilità impiantistica, sicurezza e risparmi concreti per i cittadini. Per questo il modello Vedelago deve essere studiato e attivato, almeno in via sperimentale, anche negli ambiti territoriali della nostra regione. L’obiettivo deve essere quello di dare vita ad una politica industriale attiva, in grado di incentivare la realizzazione di una vera e propria filiera industriale del riciclaggio e del riuso, perseguendo in modo rigoroso l’opzione 'rifiuti zero' per indirizzare una moderna gestione integrata de rifiuti”.
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