PERUGIA - Gli impianti di digestione anaerobica progettati negli anni '80 debbono essere certamente riportati a tecnologie ambientalmente compatibili. La Regione dell'Umbria si e' gia' attivata con la Comunita' europea per ricercare, all'interno delle misure normative finanziarie comunitarie, compreso il Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013, la possibilita' di utilizzare i reflui zootecnici anche per un approvvigionamento energetico sostenibile mediante la realizzazione di opere e infrastrutture pubbliche per la cessione alla popolazione e/o per l'utilizzo in strutture pubbliche di energia.
Lo hanno sostenuto l'assessore regionale all'agricoltura Carlo Liviantoni e l'assessore regionale all'ambiente Lamberto Bottini, che concordano sulla necessita' di sostenere il comparto suinicolo in Umbria, fortemente disorientato dalle recenti iniziative giudiziarie, che hanno interessato - hanno sottolienato - l'impianto di trattamento reflui di Bettona.
I due assessori umbri hanno ribadito che questo ''settore dell'economia regionale deve continuare ad operare, assicurando nel contempo la piena compatibilita' ambientale sia nella corretta gestione degli allevamenti che nell'uso dei reflui in agricoltura, e nella loro valorizzazione energetica''.
Liviantoni e Bottini hanno definito la volonta' di costruire un percorso, anche supportato da eventuali chiarimenti normativi, che consenta di individuare tecnologie e risorse finanziarie per assicurare rapide risposte al comparto zootecnico. Una volta definita questa azione con la Commissione europea - hanno concluso Liviantoni e Bottini - sara' portata all'attenzione del territorio con il supporto dei sindaci dei Comuni interessati.
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