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di Anna Maria Bruni Patto di base alla prova dello sciopero generale. Tempo permettendo, la manifestazione nazionale di domani a Roma, indetta da Rdb-Cub, Confederazione Cobas e Sdl intercategoriale con il supporto di altre sigle legate al percorso di confederazione come Snater e Orsa, si preannuncia un altro successo della mobilitazione di una larghissima fetta di lavoratori del pubblico e del privato. Ma non solo, perché la giornata di mobilitazione è stata indetta su parole d’ordine che unificano le sfere della vita delle persone, quindi non solo lavoro, ma anche casa, istruzione, servizi, beni comuni, immigrazione, democrazia sindacale. “Unificare le lotte per non pagare la crsi”, è lo slogan di convocazione, ed è il perno sul quale il patto di base, sempre più consolidato, ha trovato un’unità di intenti e una strategia d’azione. E’ la piattaforma stessa dello sciopero a chiarirne i punti: blocco dei licenziamenti e riduzione d’orario a parità di salario, aumento di salari e pensioni e introduzione del reddito minimo garantito, aggancio di salari e pensioni al reale costo della vita, cig all’80% di salario e reddito anche per i lavoratori atipici con mantenimento del permesso di soggiorno per gli immigrati, abrogazione della Bossi-Fini e del pacchetto sicurezza, per la sicurezza sul lavoro, delle scuole, e dei trasporti, sono i punti che riguardano il lavoro. Energia e beni comuni: sostegno alle energie rinnovabili, riassetto idrogeologico, contro il nucleare, la privatizzazione dell’acqua e l’incenerimento rifiuti. Scuola: no al taglio di posti, classi e orari e ritiro del decreto Aprea, tempo indeterminato per i precari e reinternalizzazione servizi. Casa: 1 milione di alloggi popolari, utilizzo case sfitte, ristrutturazione e requisizioni del patrimonio immobiliare, blocco degli sfratti, canone sociale. Pensioni: diritto di uscita immediata dai fondi pensione chiusi e contro l’aumento dell’età pensionabile delle lavoratrici del pubblico impiego, e ritiro della riforma Brunetta per tutto il settore. Democrazia sindacale: diritto di sciopero e fine del monopolio Cgil, Cisl, Uil sulla rappresentanza e i diritti sindacali, contro la pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare, pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori, rappresentanza elettiva democratica sui posti di lavoro e a livello regionale/nazionale. “Le organizzazioni di base – si legge nella nota stampa di convocazione - ritengono indispensabile una forte risposta alla valanga di licenziamenti in corso, ai massicci tagli alla scuola pubblica con l'espulsione in massa dei precari, alla chiusura di aziende, alla ipotesi di gabbie salariali e all’attacco al contratto nazionale” oltre che “alla xenofobia e al razzismo che il governo sta spargendo a piene mani”. “Generalizzare ed unificare le lotte in corso nella scuola, nelle fabbriche, nelle aziende e negli uffici, sono quindi gli obbiettivi immediati dello sciopero generale”, prosegue la nota, la cui piattaforma “rappresenta un ampio ed esauriente programma sul quale costruire mobilitazione, lotta, organizzazione e consenso, fornendo un alternativo e concreto strumento in mano ai lavoratori e alle lavoratrici”. Lo sciopero si preannuncia ampio e partecipato, ed è così articolato: Pubblica Amministrazione (Scuola, Università, Ricerca, Ministeri, Enti Locali, Parastato, Agenzie Fiscali, Presidenza del Consiglio): l’intera giornata. Sanità: da inizio del primo turno del giorno 23 a fine dell'ultimo turno dello stesso giorno. (L’Ufficio stampa Rdb-Cub fa sapere che i possibili disagi per l’utenza sono addebitabili alle amministrazioni che, nonostante lo sciopero sia stato proclamato dall’inizio di agosto, non hanno provveduto ad organizzare il personale per i servizi minimi). Vigili del fuoco: personale operativo turnista nel servizio operativo e aeroportuale: dalle 10.00 alle 14.00, personale a servizio giornaliero: intera giornata. Settore privato: intero orario di servizio. I turnisti delle centrali di produzione elettrica e idroelettrica sciopereranno dal 22 ottobre al 27 ottobre, con astensione dell'intero turno. Falso allarme l’annuncio di precettazione pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, che invece riguarda la normale procedura per assicurare il servizio minimo essenziale previsto dalla legge. Al contrario per il Trasporto Aereo è intervenuto il ministro Matteoli limitando lo sciopero a 4 ore, dalle 12.00 alle 16.00, a causa del quale i lavoratori Alitalia organizzeranno un presidio di 4 ore a Fiumicino.Trasporto Ferroviario: addetti agli impianti fissi ed uffici: intera giornata del 23 ottobre, Personale addetto alla circolazione dei treni: 4 ore, dalle 11.00 alle 15.00. Trasporto Marittimo: dalle 8.00 del 23 ottobre alle ore 8.00 del 24 ottobre. Collegamenti isole minori: dalle 00.00 del 23 ottobre alle 24.00 dello stesso giorno. Trasporto pubblico locale e trasporto merci e logistica: articolato a livello territoriale col rispetto delle fasce protette, che variano da città a città. Per consentire la partecipazione alla manifestazione nazionale organizzata a Roma, nella capitale la metropolitana e le ferrovie concesse si fermeranno soltanto dalle 20.00 alle 24.00. Il Coordinamento Precari Scuola ha aderito e promosso l'adesione allo sciopero nelle scuole coinvolgendo tutto il mondo della scuola e dell'università “affinché partecipi in maniera compatta – si legge nel loro comunicato - alla manifestazione che si terrà a Roma”. “Insieme agli studenti universitari, ai coordinamenti dei genitori e ai ricercatori – prosegue la nota - i precari del CPS intendono promuovere la partecipazione al corteo con uno spezzone unitario degli studenti e dei lavoratori della conoscenza”. Circa 60-70 pullman partiranno da tutta Italia alla volta di Roma, oltre che un treno da Milano (dove è previsto anche un presidio locale per chi non avrà avuto la possibilità di spostarsi), una nave da Palermo e un charter da Cagliari. Gli organizzatori non vogliono comunque fare previsioni sui numeri; visto il tempo matto, dicono, meglio incrociare le dita. Adesioni sono arrivate da parte del Prc e del Pdci per quel che riguarda i partiti, mentre da parte sindacale nessun sostegno da parte Fiom e tantomeno dalla Rete28aprile, che finora aveva dato segni di voler articolare nella sua pratica la complessità della realtà. Ma le vie del congresso non sono infinite come quelle del Signore, si sa, a meno che quelle della mobilitazione e delle lotte non diventino più incisive. Condividi