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Rifondazione comunista ha partecipato in maniera convinta alla mobilitazione di oggi di fronte alla sede della Confindustria di Perugia riunita per ascoltare il verbo del ministro Sacconi. Alla platea degli imprenditori hanno partecipato, oltre ai livelli istituzionali, molti membri di varie giunte e altrettanti parlamentari scodinzolanti di Pd e Pdl, fino ai rappresentanti politici di Sinistra e Libertà. Rifondazione comunista stava insieme ai lavoratori metalmeccanici per ribadire che l’accordo dei meccanici è un accordo separato firmato da sindacati “gialli”, e per rimarcare inoltre come sia un accordo illegittimo che svaluta il salario, il lavoro e toglie i diritti non difendendo però l’occupazione. I lavoratori metalmeccanici hanno diritto di decidere le loro richieste sindacali. Per questo Rifondazione sostiene l’istanza della Fiom di indire, tra tutti i lavoratori metalmeccanici, un referendum sulla piattaforma. Alla richiesta dei metalmeccanici deve seguire l’unificazione delle lotte dei precari della scuola e del pubblico impiego. Occorre quindi uno sciopero generale indetto dalla Cgil così come quello indetto per venerdì dal sindacalismo di base. Stefano Vinti Segretario regionale Prc-Se Condividi