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Erano circa un centinaio i manifestanti del presidio indetto dalla Fiom (al quale era presente anche Rifondazione) che si sono radunati oggi di fronte alla Confindustria di Perugia per protestare contro la recente firma separata del contratto di categoria dei metalmeccanici. Il presidio era stato organizzato anche per l'annunciata presenza del ministro del welfare, Maurizio Sacconi, entrato nella sala da un accesso secondario. ''Entriamo – ha detto Sacconi - nel dopo crisi, che non sarà lineare né uguale per tutti. Quindi una nuova fase, diversa dalla precedente con opportunità e difficoltà insieme''. Sollecitato a commentare le dichiarazioni odierne sul dopo crisi del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, Sacconi ha sottolineato che ''si deve continuare a sostenere la liquidità delle imprese: qui sono in gioco gli accordi con l'Abi, la messa a disposizione di risorse per i consorzi fidi e per tutti quei modi con cui le imprese associate rafforzano la loro capacità contrattuale con il sistema bancario''. Poi - per il ministro del Welfare - occorre continuare a sostenere ''le persone e l'occupabilità, che significa non solo ammortizzatori ma anche formazione. Occorrerà davvero - ha concluso Sacconi - riorientare la spesa delle regioni per la formazione verso obiettivi concreti''. Condividi