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TERNI - Manufatti bronzei raffiguranti figure umane, monili di vario genere in metallo, monete di diverse epoche, frammenti di vasellame e numerosi reperti di epoca pre-romana (V-IV sec. A.C.), ed ancora tre ''Metal detector'' presumibilmente utilizzati per incursioni notturne in siti archeologici. E' il materiale detenuto da tre ragazzi italiani, tra i 22 ed i 33 anni, sequestrato dai carabinieri della stazione di Ferentillo in sinergia con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, reparto speciale dell'Arma che si occupa di reati attinenti beni d'interesse culturale. Per i tre umbri (R.D. 22enne e S.M. 24enne, entrambi operai di Ferentillo; G.P. 33enne, impiegato di Terni) e' scattata la denuncia a piede libero per illecita detenzione di beni culturali appartenenti allo stato e violazioni in materia di ricerche archeologiche. L'operazione, si legge in una nota dei carabinieri, ha coronato un'indagine su presunti scavi archeologici non autorizzati con sottrazione di reperti, nell'ambito della quale sono state varie perquisizioni a Ferentillo e Terni. Tra il materiale sequestrato, anche appunti su siti archeologici locali e ortofotocarte di varie localita' della Valnerina con evidenziati siti archeologici e punti d'interesse. I reperti di epoca pre-romana, non ancora ripuliti dalle incrostazioni e dai sedimenti, tipici di un santuario d'altura, e dall'apparente notevole valore artistico, unitamente agli altri, verranno sottoposti a catalogazione ed expertise da parte dei funzionari della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria. Gli inquirenti stanno valutando, inoltre, la posizione di altri 2 ragazzi, P.S., e T.S. entrambi studenti, rispettivamente di 25 e 23 anni, residenti a Terni ed a Ferentillo, che sebbene non trovati in possesso di reperti sembrano avere partecipato agli scavi illegali. Condividi