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LIVORNO - Se ci fosse stato bisogno di un maggiore entusiasmo per risollevare le sorti della squadra labronica, ci ha pensato Serse Cosmi a caricare un ambiente deluso per i deludenti risultati sin qui conseguiti dalla squadra del cuore non appena messo piede in città. ''Firmare per il Livorno - ha esordito - e' stata una liberazione. Mia moglie ha pianto di gioia e io sono qui per dimostrare a me stesso, ai dirigenti e agli addetti ai lavori che sono ancora un allenatore da serie A''. Primo giorno da tecnico amaranto per Serse Cosmi e l'Uomo del Fiume non usa metafore per esprimere i suoi sentimenti per avere ritrovato, dopo quasi tre anni di assenza, la massima divisione. Anzi, manda subito un messaggio chiaro alla squadra: ''Ora tiriamo fuori l'orgoglio e cominciamo a fare punti''. Poco importa se davanti a se' Cosmi ha un trittico di partite da far tremare i polsi (Roma all'Olimpico, Atalanta e Inter in casa in appena una settimana): ''Giocare a distanza cosi' ravvicinata puo' essere un bene - dice il nuovo allenatore amaranto - per gettare il cuore oltre l'ostacolo, certo poi servira' anche il lavoro e i correttivi tecnici e tattici per dare sostanza al nuovo progetto. Ma ora serve soprattutto orgoglio e autostima. Ecco, spero di trasmettere ai ragazzi fin da subito un po' del mio carattere''. Sara' una 'full immersion' quella di Cosmi con la squadra, visto che da domani gli amaranto partiranno per il ritiro anticipato della Borghesiana. ''Servira' per conoscerci e fare gruppo - dice l'allenatore umbro - e poco importa se davanti trovero' la mia Roma. Anzi, quando l'ho affrontata in passato all'Olimpico le ho gia' fatto qualche torto e ho conquistato punti preziosi. Spero di ripetermi''. Cosmi pero' non si nasconde le difficolta' del momento: ''Sento dire da tutti che ho accettato una sfida disperata, ma io credo che il Livorno non sia inferiore a molte altre squadre. La salvezza e' alla nostra portata. Certo, abbiamo dei problemi, altrimenti Spinelli non avrebbe deciso di cambiare l'allenatore, ma ai giocatori diro' di far leva sulla loro autostima e di dimostrare quanto valgono''. Il modulo che adottera' sara' il 3-5-2. ''E' quello che ho usato piu' spesso nella mia carriera - spiega il tecnico - ma un allenatore deve saper giocare con qualsiasi sistema di gioco. Cosi' come i calciatori. Sono professionisti e anche loro devono sapersi adattare''. Non vuole parlare dei singoli. Ma e' chiaro che il problema maggiore degli amaranto e' trovare il gol (appena 2 reti in otto giornate). ''Cerchero' di capire cosa c'e' che non va - sottolinea Cosmi - ma ora non sono in grado di dire che cosa non ha funzionato. Sento parlare degli esterni, di rifornimenti che non arrivano alle punte. Io conosco Pieri per averlo avuto a Grosseto e Perugia e lo ricordo come uno dei migliori interpreti del 3-5-2. E' ancora un giocatore importante, che puo' dare un grande contributo alla nostra causa. Cosi' come Lucarelli, Tavano e tutti gli altri''. Infine, un appello al pubblico livornese: ''Conosco questa citta' - conclude Cosmi - come una piazza carica di passione. Mio dovere e quello della squadra e' cercare di ricreare entusiasmo. Ma sono sicuro che il nostro pubblico ci aiutera' a combattere la nostra guerra per conquistarci la permanenza in serie A. Sono qui per questo: il mio contratto e' di un solo anno e il mio premio salvezza e' la permanenza a Livorno. E' tutto quello che voglio''. Condividi