Umbria Incoming verso la messa in liquidazione: a lanciare l'allarme sulla società dei servizi di Apm e sui suoi dieci addetti sono i sindacati del settore trasporti, che chiedono di essere convocati dai rappresentanti delle istituzioni, ''altrimenti sarà mobilitazione''. Stamani, in una conferenza stampa, i sindacati hanno ribadito che ''il ritardo o il naufragio della costituzione della holding regionale dei trasporti potrebbero portare conseguenze negative anche in questa specifica vicenda''. Gli stessi esponenti di Filt Cgil (Cristiano Tardioli e Marcello Orlandoni), Fisascat (Valerio Natili) e Fit Cisl (Antonio Getti) e Uiltrasporti (Alessandro Emili) hanno riferito di aver incontrato i vertici di Umbria incoming e di Apm servizi, ''allo scopo di conoscere la volontà della proprietà in merito alla società partecipata''. Una volontà che - sempre secondo i sindacati - ''sembra proprio quella di procedere alla liquidazione'' della società, nonostante Umbria incoming abbia svolto in questi anni ''un'attività di alto valore aggiunto, di sintesi promozionale che si rivolge a paesi come la Cina e l'India''. Secondo i sindacati, dunque, ''la perdita di un tale soggetto rappresenta un indebolimento dell'azione di promozione dell'Umbria e, di fatto, una sconfitta per tutti i partner che avevano scommesso sul ruolo e la capacità di Umbria Incoming di presentarsi come soggetto imprenditoriale finalizzato ad implementare l'azione di promozione turistica''. Condividi