di Luciano Della Vecchia*
Troviamo sconcertante il silenzio del Partito Democratico dell’Umbria e dei tre candidati alle primarie, rispetto al rinnovo contrattuale dei metalmeccanici e alla profonda spaccatura, attuata da Fim e Uilm, concretizzatasi con la firma dell’accordo separato, che prevede un aumento irrisorio e offensivo nelle buste paga dei lavoratori.
Mentre il ministro Sacconi, insieme a rappresentanti sindacali privi di qualsiasi delega da parte dei lavoratori, esultano, Rifondazione Comunista dell’Umbria chiede al Partito Democratico da che parte sta: invece di timidi appelli all’unità sindacale, vorremo ricordare al Partito Democratico che i lavoratori metalmeccanici sono quelli che realmente producono ricchezza nel paese e sono stati scippati da una minoranza filo-governativa del loro diritto democratico di decidere e votare sul loro futuro.
In Umbria i metalmeccanici sono migliaia, e alle problematiche legate al loro rinnovo contrattuale, la politica regionale, istituzionale e dei Partiti, sembra non dare nessun segnale almeno di solidarietà.
Rifondazione Comunista, ha aderito allo sciopero nazionale e a tutte le mobilitazioni messe in campo dai metalmeccanici, non facendo mai mancare la sua presenza e sarà sempre in prima fila a sostegno della lotta sacrosanta portata avanti dalla Fiom.
*Responsabile regionale lavoro - PRC
Recent comments
11 years 47 weeks ago
11 years 47 weeks ago
11 years 47 weeks ago
11 years 47 weeks ago
11 years 47 weeks ago
11 years 47 weeks ago
11 years 47 weeks ago
11 years 47 weeks ago
11 years 48 weeks ago
11 years 48 weeks ago