La condanna a nove anni di reclusione dell'ex imam della moschea di Ponte Felcino, il marocchino Mostapha El Korchi, in relazione a una presunta attività di addestramento al terrorismo di matrice islamica è stata chiesta oggi dal pm Sergio Sottani al termine della sua requisitoria davanti alla Corte d'assise di Perugia. Il pubblico ministero ha inoltre chiesto sei anni di reclusione per i coimputati Driss Safika e cinque anni per Mohamed El Jari.
Al termine della requisitoria hanno cominciato a parlare i difensori dei tre imputati, presenti in aula, che si proclamano tutti estranei alle accuse. I legali hanno chiesto l'assoluzione dei loro assistiti. Le arringhe sono proseguite anche nel pomeriggio, mentre da pochi minuti la Corte è entrata in Camera di consiglio. La sentenza è attesa tra stasera e domani. Korchi, Safika e Jari sono stati rinviati a giudizio, al termine di un'indagine condotta dalla digos di Perugia, in base all'articolo 270 quinquies del codice penale con l'accusa di aver ricevuto (e fornito per l'ex imam) addestramento e istruzioni sulla preparazione e sull'uso di esplosivi, armi e sostanze chimiche nocive. Il solo Korchi anche accusato di ricettazione, di un fusto contenente alcune sostanze chimiche trovato dalla polizia nella cantina della sua abitazione.
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