PERUGIA - Sono 209 gli assunti a tempo indeterminato in Umbria grazie al Programma PARI, finalizzato al reimpiego di lavoratori svantaggiati. Lo comunica l’assessore regionale al lavoro, Maria Prodi, a conclusione dell’ultimo monitoraggio relativo alla seconda fase del progetto, coordinato dalla Regione Umbria con l’assistenza tecnica di Italia Lavoro ed il coinvolgimento delle Province di Perugia e Terni.
Il programma – ricorda Prodi – sperimenta modalità innovative di reimpiego di adulti disoccupati, rendendo più efficaci gli strumenti per il reinserimento occupazionale di lavoratori in cassa-integrazione o a rischio di espulsione dal mercato del lavoro e prevedendo misure personalizzate gestite direttamente dai Centri per l’impiego.
L’efficacia della sperimentazione, che rientra nel Piano regionale di rilancio occupazionale e di emersione dalla crisi, assume particolare rilievo in quanto le azioni del Programma Pari (annualità 2007) sono divenute operative quando anche il tessuto produttivo umbro è stato colpito dalla regressione economica in atto, determinando un aumento del tasso di disoccupazione e delle domande per accedere alla cassa integrazione guadagni in deroga.
La qualità degli interventi emerge – secondo Prodi - dall’analisi di alcuni indicatori di monitoraggio. In particolare – spiega - il numero dei lavoratori segnalati a ciascuna impresa, prossimo a quello degli assunti dalla stessa azienda, evidenzia l’efficienza raggiunta nell’individuare idoneità, corrispondenze, mansioni e profili dei candidati richiesti delle aziende. Sono state infatti 235 le imprese che hanno aderito al Programma, con un tasso di copertura della domanda di profili superiore all’80%.
Le assunzioni a tempo indeterminato sono state inoltre accompagnate da percorsi formativi personalizzati in azienda, al fine di adeguare le competenze di ciascun lavoratore e favorirne l’integrazione nell’ambiente di lavoro. E’ stata poi potenziata nell’ambito del programma la promozione dei diversi canali di comunicazione istituzionale on-line, raggiungendo così in tempi contenuti il numero di adesioni necessarie all’attivazione dei processi d’intermediazione.
Le sinergie consolidate, in particolare dai Centri per l’impiego, con il privato sociale e le imprese completano il quadro positivo della sperimentazione. I dispositivi e le misure adottate per il reimpiego dei lavoratori – annuncia l’assessore - saranno portate a regime attraverso un’azione di sistema triennale di “Welfare to Work”, sostenuta dal Ministero del lavoro e destinata a completare il piano degli interventi della Regione a tutela dei livelli occupazionali e a sostegno delle imprese umbre colpite dalla grave crisi congiunturale.
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